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giovedì, Aprile 25, 2024

Ha intascato 7000 euro di reddito di cittadinanza illecitamente, denunciato un campobassano

AperturaHa intascato 7000 euro di reddito di cittadinanza illecitamente, denunciato un campobassano

Tra il 2019 e il 2020 ha percepito 7000 euro di reddito cittadinanza e lo ha fatto in modo illecito. Si tratta di un uomo di Campobasso, che, come è emerso dalle indagini coordinate dalla Procura ed eseguite dai finanzieri del capoluogo, aveva beneficiato del sussidio pubblico sulla base di false dichiarazioni riguardo i componenti della sua famiglia. In pratica altri suoi familiari, tra cui la moglie, avevano redditi. E’ stato denunciato. Il Gip, su richiesta della Procura, ha così disposto il sequestro preventivo della somma ottenuta illecitamente, appunto 7000 euro, e anche dell’apposita carta postamat RDC per il prelievo dei soldi accreditati. Il sequestro di quest’ultima è uno dei primi in Italia.

Sono decine i furbetti del reddito di cittadinanza scoperti dalla Guardia di Finanza anche in Molise: persone che hanno percepito il beneficio avendo in realtà omesso informazioni essenziali per ottenerlo. Sono scattate diverse segnalazioni all’autorità giudiziaria e all’Inps, così da far decadere la riscossione del contributo pubblico. Un monitoraggio attento e costante quello delle Fiamme Gialle e della Procura sul tema, considerato anche il periodo e la situazione economica.

“Questa attività – hanno sottolineato i vertici del Comando provinciale e della Compagnia di Campobasso della Guardia di Finanza, il Colonnello Antonello Cefalo e il Capitano Giuseppe Melidei – è una delle mission istituzionali delle Fiamme Gialle per scovare i cosiddetti furbetti e affinché il sussidio pubblico sia concesso a chi ne ha effettivamente bisogno e diritto. L’illecita percezione oltre ad aggravare l’inquità sociale genera un danno alle casse dello Stato” hanno rimarcato.
“Il sequestro preventivo disposto – ha detto il Procuratore capo di Campobasso Nicola D’Angelo – si inserisce nelle contesto delle linee di intervento della Procura per reprimere i reati intervenendo non solo sui presunti autori ma anche aggredendo i beni che ne costituiscono profitto, in un’ottica di deterrenza e recupero alla collettività di quanto acquisito in maniera illecita”.

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