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giovedì, Aprile 25, 2024

Fondi non autosufficienza, associazioni e familiari di disabili gravi chiedono più fondi e una programmazione precisa

AttualitàFondi non autosufficienza, associazioni e familiari di disabili gravi chiedono più fondi e una programmazione precisa

Hanno ribadito quanto scritto al presidente della Regione Toma per esprimere perplessità e fare proposte. Sono diverse madri che assistono ogni giorno figli con disabilità riconosciute secondo la legge 104. Franca Cianchetta è la loro portavoce a cui si sono unite anche associazioni. Negli anni hanno lottato, perchè hanno visto escluse dai bandi persone che avevano bisogno di sostegno continuo. Il nuovo bando dei Fondi per la non autosufficienza è uscito. Non sono mancate polemiche. Poi, su proposta del Governatore, la Giunta ha deliberato di destinare 400 mila euro al cofinanziamento del Programma regionale per la non autosufficienza 2019-2021, per persone con disabilità grave e gravissima assistite a domicilio. Somma che proviene dal “Fondo per il finanziamento di misure straordinarie per il sostegno economico per lavoratori, imprese e famiglie, connesse all’emergenza coronavirus”.
“I 4 milioni e 200mila euro (comprensivi dei 400.000 euro) – spiega Cianchetta nella lettera aperta – saranno comunque insufficienti per far includere altre 717 persone escluse dal bando lo scorso anno, per un uso errato della scala di valutazione, idonea per chi ha disabilità causata da una patologia cerebrale, ma non per disabilità causate da una patologia neuromuscolare”. L’invito è di inserire nel Bilancio più fondi per permettere anche alle persone con disabilità motoria di fare una vita autodeterminata attraverso l’assistenza indiretta. “Su questo – continua la lettera aperta – lotteremo e non molleremo”.
Le persone con disabilità, caregiver, associazioni e famiglie aderenti, hanno sottoscritto una piattaforma di proposte e punti. Chiedono l’applicazione della Convenzione ONU, con sostegno di progetti di vita indipendente; il finanziamento del progetto individuale personalizzato, essendoci più fondi collegati al decreto Rilancio per le non autosufficienze e per il Dopo di Noi.
Riguardo il Fondo Unico per la Disabilità, chiedono ancora un Piano regionale e un Programma Operativo costruito per garantire una programmazione su base pluriennale, tenendo fermi standard di gestione elevati con assenza di liste di attesa, nessuna esclusione di categorie rispetto agli interventi proposti e forte integrazione nella costruzione di percorsi individuali. Infine auspicano riconoscimento concreto e sostegno del Caregiver familiare, come da impegni presi dalla Regione; l’aiuto alla mobilità, con un servizio di chiamata diretta e che la Regione ripristini il contributo per l’acquisto e le modifiche di automezzi per trasporto disabili alla mobilità privata.

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