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venerdì, Aprile 26, 2024

Bombardamento Isernia, Gioielli: “638 il reale numero delle vittime”

AttualitàBombardamento Isernia, Gioielli: "638 il reale numero delle vittime"

Si avvicina l’appuntamento con la ricorrenza del 10 settembre, quando Isernia sarà chiama a rievocare le vittime del bombardamento alleato che provocò una vera e propria strage. Per la solennità della ricorrenza, il Comune ha sospeso il mercato settimanale del giovedì. La cerimonia, infatti, interesserà le principali aree in cui si svolgono i mercati settimanali e ciò, oltre a creare impedimento, mal si concilierebbe con il clima di mestizia che caratterizza la ricorrenza.

Intanto il capo dell’ufficio stampa del Comune di Isernia, rende noto il reale numero delle vittime del bombardamento. «Furono 638». Lo sostiene Mauro Gioielli, sulla base d’un documento conservato nell’Archivio della famiglia Veneziale. «Sul numero delle vittime dei bombardamenti subiti da Isernia nel 1943 si è spesso discusso – ha scritto il capo ufficio stampa del Comune – I dati inclusi nei documenti ufficiali dell’epoca, infatti, dimostrano come sia eccessiva la quantificazione su due lapidi presenti sul muro d’ingresso della sede del Comune. Una di esse, quella in alto, indica quattromila vittime; l’altra, quella in basso, sostiene che le bombe sganciate dall’aviazione anglo-americana su Isernia uccisero un terzo dei suoi abitanti (che a quel tempo erano circa 10.500)».

Tempo fa, scrive Gioielli, ho visionato un documento conservato a Isernia nell’archivio della famiglia Veneziale. È una pagina d’un registro compilato a cura degli uffici della Prefettura di Campobasso, durante il periodo in cui ne fu prefetto Ferdinando Veneziale. Il “registro” contiene, per ogni Comune del Molise, il numero dei “Morti, feriti ed invalidi permanenti a seguito di incursioni aeree dal 10 giugno 1940 al 31 maggio 1945”. Per Isernia, la pagina in questione riporta le seguenti informazioni: Popolazione 10.431; morti 638; Data morte 10 settembre ’43. Si tratta di elementi utili alla conoscenza della reale stima delle vittime, ma forse ancora non ci consegnano la quantificazione definitiva, conclude Gioielli, e qualche dubbio resta.

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