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giovedì, Aprile 25, 2024

Capracotta. Valori della gastronomia e civiltà della tavola per rilanciare i piccoli borghi

AttualitàCapracotta. Valori della gastronomia e civiltà della tavola per rilanciare i piccoli borghi

I valori della gastronomia e della civiltà della tavola possono dare un grande aiuto ai nostri piccoli borghi. Proprio da queste piccole realtà – lontane dal caos e dai grandi flussi turistici – si può ripartire per fare turismo dopo i lunghi mesi di stop forzato causati dalla pandemia. Ne è convinto il giornalista gastronomo Carlo Cambi, intervenuto a un incontro organizzato nella scenario del giardino della flora appenninica di Capracotta su iniziativa dell’Accademia italiana della cucina. Il Molise ha tutte le carte in regola per fare turismo, ma deve osare di più, deve riappropriarsi e rivendicare con orgoglio la propria identità. Cambi ha tra l’altro detto: si parla molto della Falanghina, ma pochi sanno che è in realtà un vino molisano. Per non parlare della Tintilia. O, ancora, della dieta mediterranea: anche questa a suo avviso ha origini molisane. In ogni caso, il turismo nella nostra regione – ha detto ancora – va fatto evitando di farlo diventare fenomeno di massa. La buona tavola come veicolo di promozione del territorio, dunque: negli ultimi tempi questa è diventata proprio questa la missione principale della delegazione di Isernia dell’Accademia Italiana della cucina. E proprio Capracotta appare già pronta per raccogliere le nuove sfide. Da sempre punta le sue carte sul turismo: le presenze registrate durante l’estate fanno ben sperare anche per il futuro.

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