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sabato, Aprile 20, 2024

Agnone. Giovanni Di Pilla: le risorse per salvare il Caracciolo ci sono, ecco come rilanciarlo

AgnoneAgnone. Giovanni Di Pilla: le risorse per salvare il Caracciolo ci sono, ecco come rilanciarlo

Quando ad Agnone c’era la Asl le cose andavano benissimo. Con Giovanni Di Pilla al timone il Caracciolo era diventato un vero e proprio modello. La stampa nazionale lo paragonò a una clinica svizzera per la qualità e l’efficienza dei servizi, ma anche per i conti: i bilanci erano sempre in perfetto equilibrio. Negli ultimi anni, invece, si è assistito a un preoccupante declino, tant’è che ora è in discussione il futuro dell’ospedale, aggrappato a quel riconoscimento di presidio di area disagiata che non ha mai trovato piena attuazione. Nonostante tutto per l’ex manager della asl altomolisana il Caracciolo può essere salvato e ai comitati e alle forze politiche che lo hanno contattato negli ultimi mesi ha indicato anche le possibili soluzioni da mettere in campo. Con le nuove tecnologie – ha detto – si può puntare molto sulla telemedicina. È inoltre auspicale un potenziamento della medicina sul territorio, oltre all’acquisto di nuovi macchinari. A suo avviso le risorse ci sono. Ma occorre farsi trovare pronti, vanno cioè preparati subito con progetti e piani credibili. Per Di Pilla le risorse ci sono, occorre però la volontà politica. In passato, del resto, si è fatto molto con poche risorse. Ai suoi tempi ad Agnone era riservato appena il 5% delle risorse.

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