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venerdì, Marzo 29, 2024

Capracotta. Alla scoperta di piante, erbe e grani antichi che rendono unici i piatti della tradizione

AttualitàCapracotta. Alla scoperta di piante, erbe e grani antichi che rendono unici i piatti della tradizione
Lucio Musacchio

I Comuni molisani e i suoi abitanti ? Un carosello senza soluzione di continuità di cose buone, positività ed eccellenze addirittura ! Tantissimi tra Comuni e cittadini molisani meritevoli delle luci della ribalta, con un posto sul podio che spetta senz’altro a Capracotta ed ai capracottesi per quanto di seguito si scriverà. Diversi i personaggi particolari che vi vivono e tra questi segnaliamo oggi Lucio Musacchio, 50 anni all’incirca, “l’uomo dei semi e dei frutti” com’è stato definito da chi lo conosce. A dirne non sarà il cronista, bensì un’amica : “ … E’ quello che quando ha tempo ripara i muri a secco che incontra nelle sue passeggiate -attacca la donna- è quello che conosce le erbe dei suoi monti. Mani poco fini le sue, ma sempre delicate e pronte a cogliere i frutti della sua terra, Capracotta. Vive in simbiosi col territorio, col concetto delle stagioni, della natura che si rinnova e che cambia veste e prodotti. Ne fa uso quotidiano nei piatti del suo ristorante e ne sottolinea peculiarità e sapori. Ha vissuto in giro per il mondo fino ad appendere “le scarpe al chiodo”, mettendo su famiglia a Capracotta. E’ l’uomo che vuole le farine di grani antichi per i suoi preparati, la Senatore Cappelli per il suo pane, la Solina (grano in uso nell’Italia meridionale da sempre), la Saragolla, la Germanella e l’Agostinello per le sue polente. Quindi le erbe : la predilezione per l’ortica per risotti e contorni, la polvere della stessa da unire a pizze o pane, piatti a base di erbe spontanee con lavorazioni classiche nei ricordi dei vecchi e della storia locale. Erbe da poco, da conquistare nelle lunghe passeggiate e stando ben attenti a non cogliere la parte femminile per garantire la riproduzione”. Ancora la voce femminile a dire del personaggio capracottese, Lucio : “Una vita, la sua, spesa al riconoscimento delle erbe da campo, alla sperimentazione in cucina, alla tutela del territorio, perché l’uomo sia custode della natura, senza violarla, senza irretirla, bensì servirla. Dal che la conservazione della rosa canina per cicche marmellate e bacche di ogni tipo ed aglio orsino per le saporitissime bruschette. Trasformazione cioè dei in ”. La chiosa dell’amica : “Lucio Musacchio …, una questione di semplice stile, e Capracotta, tempio della natura preziosa !”.
Tonino Atella

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