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martedì, Aprile 16, 2024

Ospedale di Comunità, un’opera incompiuta. Il gruppo consiliare di minoranza “Futuro Trivento” rincara la dose

AttualitàOspedale di Comunità, un’opera incompiuta. Il gruppo consiliare di minoranza “Futuro Trivento” rincara la dose

Ospedale di Comunità, un’opera incompiuta. Il gruppo consiliare di minoranza “Futuro Trivento” rincara la dose.  “Il presente comunicato – scrive Luigi Pavone, capogruppo di Futuro Trivento – nasce prendendo spunto dalla segnalazione del sig. Carmine Vasile, che, in un articolo apparso sui quotidiani locali e sui social, lamentava lo stato di totale abbandono del plesso adiacente il poliambulatorio di Trivento, ancora in costruzione e non ancora ultimato, che nelle intenzioni doveva essere destinato ad ospitare l’ospedale di comunità, ma, che di fatto, rappresenta solo l’ennesima opera incompiuta. La denuncia del signor Vasile ha portato nuovamente alla luce un problema che noi già abbiamo più volte segnalato all’amministrazione comunale sia in sede di consiglio comunale, sia con comunicati stampa, il primo datato luglio 2019, esattamente un anno fa.  In quel comunicato, prendemmo spunto da una delle prime di una lunga serie di letterine di Babbo Natale scritte dall’attuale Sindaco ai vari enti per chiedere, nello specifico, l’attivazione del servizio di Cardiologia presso il Poliambulatorio di Via Acquasantianni. In quell’occasione, come accaduto già diverse, troppe volte, fummo costretti a smentire l’attuale sindaco che rivendicava la paternità dell’attivazione dell’ambulatorio di Cardiologia, nonostante, con nota della direzione generale dell’ASREM datata 21 dicembre 2018 (sei mesi prima della sua elezione), già venivano assegnati i turni di medicina specialistica a tempo indeterminato, tra cui quello di Cardiologia, per un totale di 6 ore al mese. In quell’occasione, rimarcammo il fatto che tali provvedimenti nascono in seno alla programmazione sanitaria regionale, non derivano certo da richieste estemporanee e invitammo l’amministrazione a mettere in atto tutte le azioni necessarie ad aprire un tavolo di confronto con le autorità regionali e l’ASREM per cercare di potenziare i servizi del nostro poliambulatorio e soprattutto per cercare di conoscere quali sono le intenzioni dei vertici regionali rispetto alla struttura adiacente al Poliambulatorio. In quell’occasione, inoltre, facemmo notare come l’intervento numero 9 a valere sull’accordo di programma stipulato dal Ministero della Salute e la Regione Molise avente ad oggetto “Accordo di programma per il settore degli investimenti sanitari ex articolo 20 l. 67/88 Anno 2018” prevedeva la riconversione del Poliambulatorio di Trivento in casa della salute con attivazione di ambulatori di assistenza specialistica (chirurgia generale, dermatologia, urologia, sala prelievi, ortottica, radiologia, oculistica, endocrinologia, diabetologia, cardiologia, fisiatria, otorinolaringoiatria, pneumologia) e con l’attivazione di un’Unità Complessa delle Cure Primarie (UCCP), per un finanziamento di 500.000 Euro per le opere edili necessarie. Purtroppo, in questi 13 mesi di amministrazione Corallo, assistiamo quotidianamente a sceneggiate poco edificanti e che hanno il solo scopo di creare consenso in vista delle elezioni regionali, che sono il vero obiettivo, neanche troppo nascosto, dell’attuale sindaco. Basti pensare al teatrino a cui abbiamo assistito in occasione della giornata dedicata ai santi patroni in cui il sindaco ed un componente dell’altro gruppo di minoranza, a colpi di foto quantomeno discutibili, rivendicavano il merito di essere intervenuti per ripristinare un tratto di strada danneggiato, peraltro già segnalato diverse volte e con un certo anticipo dall’azienda dei trasporti ATM. Ecco, questa è attualmente la politica triventina, far passare come un risultato un intervento che rientra nella normale amministrazione di un comune, cavalcando la “pancia” degli elettori, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Nel frattempo, le questioni serie e che dovrebbero rappresentare le sfide della politica di Trivento per i prossimi anni rimangono in sospeso, perché, dal punto di vista elettorale, paga molto di più segnalare una buca sull’asfalto, che, invece, discutere di temi importanti, come abbiamo sempre cercato di fare dal nostro insediamento (si pensi anche al tema dello sviluppo della zona industriale, per il quale ancora aspettiamo un cenno dal nostro sindaco). Trivento non può permettersi di “tirare a campare” per altri 4 anni, perché probabilmente sarà poi troppo tardi per mettere in atto politiche che possano contrastarne la progressiva “scomparsa”, cercando di creare i presupposti per portare sviluppo, perché, a nostro avviso, a Trivento ci sono tutte le condizioni per farlo. Ringraziamo, nel frattempo, il signor Vasile – chiude Luigi Pavone – per aver nuovamente portato alla luce il problema e speriamo che presto ci si attivi per cercare di risolvere il problema, che interessa uno dei diritti fondamentali di ciascun cittadino, ossia il diritto alla salute”.

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