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venerdì, Aprile 19, 2024

Isernia. Il libro-inchiesta di Gazzanni e Piccinni “riapre” il processo sull’omicidio di Sarah Scazzi

AttualitàIsernia. Il libro-inchiesta di Gazzanni e Piccinni "riapre" il processo sull'omicidio di Sarah Scazzi

E se il colpevole fosse davvero Michele Misseri? Nel loro libro-inchiesta Carmine Gazzanni e Flavia Piccinni non dicono questo. Ma carte alla mano spiegano nel processo sull’omicidio di Sarah Scazzi si sono tanti buchi neri. Sebbene la sentenza di condanna di Sabrina Misseri e Cosima Serrano sia passata in giudicato, qualcosa non quadra. I due giornalisti si sono addentrati nella selva oscura di questa vicenda che ha tenuto tanta gente incollata davanti alla tv, coprotagonista di uno dei primi processi mediatici della storia. Gazzanni e Piccinni hanno fatto con ricerche d’archivio, passato sotto la lente 20mila pagine di documenti, incontrato tutti i protagonisti della storia. I dubbi, anziché diradarsi, sono aumentati. Non a caso la vicenda è approdata alla Corte Europea dei diritti dell’uomo. Un passaggio del processo, in particolare, fa riflettere, ha sottolineato il giornalista originario di Isernia. Ed è quello del sogno del fioraio. Diceva di aver visto Cosima che riportava Sarah a casa. Ma nessuno ha visto davvero, se non per sentito dire. Eppure proprio per quell’episodio probabilmente Cosima è stata condannata. “Sarah, la ragazza di Avetrana” è stato presentato durante un incontro promosso a Isernia dall’associazione nata in ricordo del collega Francesco Casale. Un libro che sta riscuotendo grandi consensi dalla critica, anche perché propone documenti esclusivi. Tra questi spicca un lettera inedita di Michele Misseri, inviata proprio ai due autori del libro. Si apr, racconta la sua infanzia difficile. E ribadisce di essere lui il colpevole dell’omicidio della povera Sarah.

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