La notte tra il 25 ed il 26 giugno, un ragazzo molisano di 25 anni è stato brutalmente aggredito a Pescara, con pugni e calci, da un gruppo di 7 persone; la sua grande colpa, quella di passeggiare – mano nella mano – con il compagno, un ragazzo di 22 anni abruzzese e di aver tentato di difenderlo. L’ignobile raid – omofobo – in occasione del Pride week d’Abruzzo.
Il fatto, grave e riprovevole, è stato mosso da un obiettivo assurdo: “punire” il giovane molisano per il suo essere omosessuale.
Il fatto ha trovato ingresso – con una mozione, proposta dai gruppi consiliari del PD e di “Sinistra per Campobasso” – in Consiglio comunale. Il provvedimento è stato approvato all’unanimità delle consigliere e dei consiglieri presenti. 22 i SI da parte di tutte le forze politiche di Palazzo S. Giorgio.
Ciò perché – si legge nella mozione approvata – nello Statuto comunale c’è, alla luce dei principi ispiratori, una chiara e netta condanna di ogni forma di discriminazione e di ogni forma di violenza e/o prevaricazione. Le Istituzioni, dunque, hanno il compito di contrastare le discriminazioni, anche attraverso attività di sensibilizzazione della popolazione.
In particolare, secondo il Consiglio comunale di Campobasso, l’omotransfobia è espressione di ignoranza, discriminazione e, troppo spesso, sfocia in violenza (morale e fisica);
Per questo il massimo organo istituzionale cittadino esprime solidarietà nei confronti del ragazzo molisano oggetto di una violenza cieca ed abietta e di tutto coloro che, per ragioni legate all’orientamento sessuale, continuano ad essere vittime di violenza fisica, verbale e psicologica. Viene inoltre ribadito che Campobasso è città libera da ogni forma di discriminazione, compresa quella legata all’ orientamento sessuale. Espressa anche condanna, senza appello è scritto in mozione, verso qualunque atto di “omotransfobia”.
L’assise impegna il Sindaco e la Giunta comunale nei confronti della Regione e del Governo, di concerto con le associazioni, per accelerare la stesura e l’approvazione di una legge in materia.
Con il provvedimento si dispone anche che il Comune di Campobasso si costituisca parte civile contro le aggressioni omofobe; Sindaco e Giunta sono invitate ad aderire alla rete degli enti locali contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.
p.s.