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martedì, Aprile 23, 2024

Varata la nuova Giunta regionale. Entra Pallante, resta Marone, Di Baggio sottosegretario

AperturaVarata la nuova Giunta regionale. Entra Pallante, resta Marone, Di Baggio sottosegretario

Si è risolta nella notte, con l’accordo sulla nuova giunta Toma, la lunga fase di turbolenza che ha attraversato il centrodestra molisano. E’ stato pubblicato questa mattina il decreto che compone il nuovo esecutivo e distribuisce le deleghe. Le novità sono tre: il leghista Michele Marone, a cui va riconosciuta una compostezza e uno stile di rara foggia nel panorama politico, resta al proprio posto con le medesime deleghe (quella principale al lavoro), dopo essere stato in bilico per settimane essendo la sua posizione contestata da coloro che avrebbero preferito un eletto in consigflio nel ruolo di assessore. A far parte dell’esecutivo è anche Fratelli d’Italia (questa la seconda novità) con Quintino Pallante, che assume le deleghe ai trasporti, risorse umane e politiche energetiche. Una nomina, quella di Pallante, che premia la coerenza e il consenso di una figura che nelle mille capriole della politica locale ha sempre mantenuto fedeltà alla sua militanza nel centrodestra. La terza novità è lo spostamento di Roberto Di Baggio che assume il ruolo di sottosegretario alla Presidenza della regione. Un transito, il suo, che nelle intenzioni del Presidente Toma, non rappresenta affatto una retrocessione. “Come lo è stato Pallante – dice Toma – anche Di Baggio sarà il mio braccio destro. A lui – prosegue il governatore – andranno deleghe importanti.

Saldamente ancorati ai propri posti restano Vincenzo Cotugno, vice presidente della regione e assessore al Turismo e alla Cultura, Nicola Cavaliere alle Politiche agricole e Vincenzo Niro, assessore ai lavori pubblci alla viabilità e alle infrastrutture.

Molte e importanti le deleghe che restano nelle mani del Presidente Toma, a partire dalla Sanità (per quello che ne resta) a cui si aggiungono Bilancio, Ambiente, Formazione professionale, Politiche comunitarie, Sport, Protezione Civile, Giovani e Pari Opportunità. Un pacchetto che a breve Toma ha intenzione di reditribuire tra i consiglieri regionali, ripristinando così la figura del consigliere delegato.

Quetsa la fotografia che descrive il nuovo assetto di governo della Regione Molise e ne definisce la mappa. Quanto al dato politico, quello che emerge è come Toma sia alla fine uscito indenne da un tunnel che, come la galleria degli incubi al Luna Park, ha sbatacchiato carrozze e passeggeri lungo le pareti fuligginose del percorso irto di salite repentine, discese vertigino e curve a mozzafiato. Adesso sino a novembre, quando si riapriranno i giochi per la nomina del nuovo presidente del Consiglio regionale, non dovrebbero esserci altre crisi politiche sottotraccia. Lo schema composto dal governatore è la riproposizione dell’assetto nazionale del centrodestra, con la presenza in Giunta di tutte le forze politi che: Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. I centristi dell’UDC, al momento, sono rappresentati dalla Presidenza del Consiglio, ricoperta da Salvatore Micone. Magro il bottino per le opposizioni, la cui mozione di sfiducia a Toma è stata respinta, mentre resta da capire come si muoveranno da qui in avanti le voci critiche del centrodestra, come quella di Aida Romagnuolo, che permangono, seppure all’interno di un quadro politico più solido.

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