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giovedì, Marzo 28, 2024

La minoranza consiliare “Futuro Trivento” chiede un piano di rilancio del centro storico

AttualitàLa minoranza consiliare “Futuro Trivento” chiede un piano di rilancio del centro storico

La minoranza consiliare “Futuro Trivento” chiede un piano di rilancio del centro storico. “Nei giorni scorsi – scrive il capogruppo Luigi Pavone – si è scatenata una discussione piuttosto sentita e partecipata sull’installazione di due cabine a servizio della rete in fibra ottica in Piazza Cattedrale. Sulla questione tecnica si è già espresso in maniera chiara ed esaustiva l’Assessore ai lavori pubblici, che ringrazio pubblicamente per l’apprezzamento dimostrato nei confronti miei e del mio gruppo politico. Il mio intervento vuole, invece, essere una riflessione e l’inizio, spero, di una discussione costruttiva e produttiva sul futuro del centro storico. Innanzitutto, rilevo con estremo piacere l’attaccamento dei nostri cittadini al centro storico, riconoscendone, oltre che la bellezza, anche il ruolo strategico che può ricoprire per il nostro territorio. Tale attaccamento si è palesato non solo nelle manifestazioni di dissenso e contrarietà evidenziate in quest’ultima occasione, ma anche e soprattutto in occasione della realizzazione del parcheggio al centro storico, dove addirittura un movimento civico ha dissuaso l’amministrazione dal realizzare il progetto perché ritenuto “uno scempio”, rinunciando a 210 mila euro di fondo perduto. E’ sacrosanto protestare quando si ritiene che un intervento al centro storico possa impattare sulla bellezza e sull’autenticità del luogo, tuttavia ritengo che se vogliamo veramente valorizzare il centro storico e se veramente teniamo a preservarne la bellezza e l’autenticità, dobbiamo iniziare a combattere altrettanti scempi, che, a mio avviso, rovinano in uguale misura l’immagine del nostro centro storico e per i quali invece gli animi sembrano non infervorarsi abbastanza. Penso, per esempio, ai parcheggi non certo ortodossi in prossimità dei luoghi di culto, piuttosto che in prossimità di siti di interesse storico-architettonico, e mi riferisco, in questo caso, ai parcheggi effettuati davanti le epigrafi romane, oppure ai parcheggi effettuati sui marciapiedi con la pavimentazione in pietra (anch’essa una testimonianza storica, forse ancora di più, per esempio, del muraglione in pietra che si sarebbe dovuto rimuovere per realizzare il parcheggio) in altre zone del centro storico. Non è uno scempio anche occultare un’epigrafe, testimonianza della storia millenaria di Trivento? Io credo che sia altrettanto giusto e doveroso indignarsi anche e soprattutto per questo. In questo senso, ho apprezzato il percorso intrapreso dall’amministrazione comunale per la regolamentazione dei parcheggi al centro storico. Relativamente a quanto già disposto con specifica ordinanza per l’area di Piazza Cattedrale, sarebbe, a mio avviso, opportuno, laddove possibile, apportare una piccola correzione, individuando una postazione alternativa per l’unico posto riservato agli invalidi che attualmente è ubicato esattamente davanti ad una delle tante epigrafi presenti nel centro storico. Valorizzare queste testimonianze ed eliminare i parcheggi in prossimità di esse potrebbe essere un primo passo verso la valorizzazione del nostro incantevole centro storico. Uno dei nostri obiettivi presenti nel programma elettorale era proprio la realizzazione di un percorso con cartellonistica per valorizzare le epigrafi, mi auguro che l’amministrazione si attivi in tal senso, e, laddove non ci fossero le risorse necessarie per farlo, si preveda almeno il divieto di parcheggio davanti le epigrafi e un minimo di illuminazione e di protezione che le metta in evidenza, le protegga e le renda fruibili al pubblico. Per quanto riguarda il tema del parcheggio, invece, ormai possiamo considerarlo un discorso chiuso. Tuttavia, nell’ottica di intraprendere un percorso di confronto costruttivo per la creazione di un piano di rilancio del centro storico, mi piacerebbe avere delle risposte alle seguenti domande da parte dell’amministrazione e, laddove volessero, anche da tutti coloro che ne hanno contestato la realizzazione: 1) Posto che il parcheggio al centro storico è un progetto che è stato inserito nei programmi elettorali dei candidati sindaci degli ultimi trent’anni almeno e che quindi è stato da sempre percepito e rilevato come un’esigenza, rappresenta ancora una priorità nella loro visione di sviluppo del centro storico? Se rimane una priorità, dove e quanti soldi si riusciranno a reperire per la realizzazione di un nuovo progetto, meno impattante dal punto di vista paesaggistico e che garantisca un maggior numero di posti? Giusto per avere un’idea dei costi di realizzazione, porto ad esempio un altro progetto presentato dall’allora amministrazione Mazzei che prevedeva esattamente la stessa ubicazione, l’utilizzo di due livelli anziché uno e solo 9 posti in più, per un costo complessivo pari al doppio di quello che si sarebbe dovuto realizzare negli scorsi mesi; 2) Di quali servizi si pensa possa aver bisogno il centro storico per un suo rilancio, in termini abitativi ed economici, se si è ritenuto non essenziale il servizio che poteva offrire il parcheggio? Proviamo ad immaginare un imprenditore che voglia aprire un’attività al pubblico (bar, ristorante, …) al centro storico. Come si pensa di incentivare e convincere l’imprenditore ad effettuare un investimento del genere, sapendo che molti suoi clienti dovranno raggiungere la sua attività a piedi? Oppure si pensi a giovani coppie che vogliono acquistare casa al centro storico. Il limitato numero di posti macchina presenti al centro storico non può rappresentare un deterrente in tal senso? 3) Qual è la visione di sviluppo del centro storico nei prossimi anni? La mia è quella che vede un centro storico che torni a vivere, in termini di residenti e di attività commerciali, in cui i siti di interesse storico, artistico e religioso siano fruibili per tutto l’anno con un’offerta turistica composta da personale formato. Ammesso che questo si realizzi, come verrebbe gestito l’incremento in termini residenziali? Dove parcheggerebbero le macchine i residenti? E gli eventuali turisti? Sarebbe interessante conoscere l’opinione dell’Assessore al centro storico che, lo voglio ricordare, ricopriva tale carica nella scorsa legislatura, quando, cioè, si è deliberata la realizzazione del parcheggio, e che tutt’ora ricopre nell’attuale amministrazione, che è quella che ha rinunciato alla realizzazione. Diamo atto all’Assessore ai lavori pubblici di essere intervenuto pubblicamente sulla questione delle cabine per la fibra ottica installate al centro storico, anche se probabilmente non era suo dovere farlo, ma evidentemente ha ritenuto opportuno farlo per senso di responsabilità istituzionale e questo gli fa onore. Qual è, dunque, l’opinione dell’assessore al centro storico e la visione dell’amministrazione comunale? Nel frattempo, in qualità di capogruppo di uno dei due gruppi consiliari di opposizione, invito l’amministrazione in primis, i neonati comitati e movimenti, i cittadini che hanno fatto sentire la loro voce sul tema del centro storico ad aprire una discussione seria e costruttiva per elaborare un piano di rilancio del centro storico, che, a mia memoria, non mi pare sia stato interessato negli ultimi decenni da significative e lungimiranti politiche di sviluppo, visto lo stato di semi-abbandono in cui versa. Infine, invito tutti coloro che finora hanno saputo dire solo no – chiude Luigi Pavone –  a fare anche proposte alternative, in uno spirito di condivisione e di comunità, per far sì che il nostro centro storico non finisca per rimanere solo la testimonianza di un glorioso passato e non rappresentare, invece, la speranza di un nuovo futuro”.

 

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