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venerdì, Aprile 26, 2024

Regione, accordo nel centrodestra. In settimana l’azzeramento delle deleghe, entra in Giunta Quintino Pallante

AperturaRegione, accordo nel centrodestra. In settimana l'azzeramento delle deleghe, entra in Giunta Quintino Pallante

Dopo una lunga e complessa fase di confronto, il centrodestra trova finalmente un assetto per arrivare a novembre, ovvero al giro di boa naturale della legislatura che vedrà tornare in gioco, con la elezione del nuovo Presidente del Consiglio regionale, tutte le cariche apicali dell’ente. Nelle prossime ore il Governatore Toma procederà all’azzeramento delle deleghe e alla nuova distribuzione in capo alla Giunta regionale che vedrà l’ingresso nell’esecutivo di Quintino Pallante, esponente di Fratelli d’Italia e già sottosegretario alla presidenza della Regione. Si chiude così l’esperienza breve di Michele Marone, esponente della Lega, in attesa che i rapporti tra Toma e il Carroccio vengano ridefiniti secondo un nuovo assetto.

A restare fuori dai giochi, per sua stessa scelta, è Aida Romagnuolo. Alla ex leghista era stato proposto il ruolo di sottosegretario, lasciato vacante da Pallante, ma ha preferito rifiutare. Raggiunta telefonicamente ha tenuto a precisare: “Resto nella maggioranza ma con le mani libere. Deciderò il da farsi volta per volta, a seconda dei provvedimenti e qualora dovessi ravvisare la bontà di atti provenienti dalle opposizioni mi riservo di votarli favorevolmente”. Un appoggio quyindi condizionato, quello di Aida Romagnuolo.

Tra i vari aspetti definiti dalla maggioranza vi è anche l’organigramma di massima che verrà adottato a novembre. Riempite alcune caselle, come quella che vede l’altra ex leghista, Filomena Calenda, in predicato di assumere la carica di vice presidente del Consiglio regionale e Gianluca Cefaratti, di Orgoglio Molise, candidato a diventare presidente della prima commissione consiliare. Queste le prime indiscrezioni che sono trapelate da un patto che dovrebbe ristabilire un minimo di equilibrio dopo settimane di fibrillazioni continue.

Al centrodestra restano ancora tre anni di governo, un tempo abbastanza lungo per ritrovare quella intesa di fondo che sinora è mancata e che invece risulta necessaria per trasformare da numerica in politica la maggioranza.

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