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venerdì, Aprile 26, 2024

Raddoppio ferroviario, il Comitato: “Il fratino non c’entra, il ‘no’ del Via riguarda la salute pubblica”

AttualitàRaddoppio ferroviario, il Comitato: "Il fratino non c'entra, il 'no' del Via riguarda la salute pubblica"

Non è per la presenza del fratino sulle coste tra Molise e Puglia che la commissione di Via del Ministero dell’Ambiente ha dato parere negativo al progetto sul raddoppio ferroviario Termoli-Ripalta. Su 70 pagine di motivazione la specie è menzionata in un solo rigo, sono invece altre le motivazioni e sono state illustrate dal comitato Cittadini in rete in un incontro al porto turistico per dare il via a un’operazione verità criticando aspramente il deputato del Movimento 5 Stelle del Molise Antonio Federico che con i suoi commenti ha fortemente delegittimato la commissione.

Secondo il gruppo di tecnici “gli aspetti del progetto che possono influire sullo stato della salute pubblica riguardano principalmente le emissioni di inquinanti in atmosfera, oltre che alterazioni del clima acustico” si legge nel documento.

Negli anni il progetto di Rfi ha subito tre bocciature dal Ministero dell’Ambiente, nel 2004, nel 2010 e l’ultima qualche giorno fa. “Questo vuole dire che il progetto va cambiato” ha dichiarato Michele Cianci del comitato. “Noi non siamo contro il raddoppio, ma non deve andare a scapito della salute e dell’economia di Termoli”. Degli oltre 10 chilometri di barriere previsti, 4,5 passeranno per il centro della città, quando “verranno inaugurati sapremo di chi sarà la colpa” ha continuato Carmela Sica, che ora si aspetta una presa di posizione da parte delle Istituzioni, dalla Regione al Comune. Il comitato si era fatto promotore di una raccolta firme con migliaia di adesioni che chiedeva tra l’altro la copertura del tracciato di Termoli e diceva no alla sottostazione elettrica prevista. Ora il comitato confida “in un colpo di onestà culturale del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte affinché – è stato detto – riservi al Molise la stessa attenzione che una Commissione del suo Governo gli ha riservato, vagliando un Progetto che è stato bocciato ben 3 volte dalle Commissioni competenti e che ora con un diktat politico, magari commissariale, ci verrà imposto”

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