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venerdì, Marzo 29, 2024

Rotary: “Numeri Alzheimer in crescita, 1 su 2 non sa di averlo”

AttualitàRotary: "Numeri Alzheimer in crescita, 1 su 2 non sa di averlo"

Numeri in crescita per l’Alzheimer ma 1 su 2 non sa di esserlo; più colpite le donne. A metterlo in evidenza è il Rotary Club Roma Capitale per il quali sono Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna le regioni più colpite. In Italia infatti, si legge dal Report, ci sono 1,2 milioni di malati conclamati di Alzheimer e oltre 700 mila persone che ancora non sanno di essere malati. E nel mondo i malati sono addirittura 49 milioni, il che equivarrà a dire tra 10 anni un nuovo malato ogni tre secondi. “Cifre che devono far pensare e che devono essere prese seriamente in considerazione» puntualizza Pierluigi Di Giorgio, presidente 2019-2020 del Rotary Club Roma Capitale. I malati sono 120 mila in Lombardia, 109 mila nel Lazio e 106 mila in Emilia Romagna, che si posizionano così sul podio. Seguono Puglia (104 mila), Veneto (100 mila), Campania (98 mila), Piemonte (95 mila), Sicilia (90 mila), Toscana (85 mila) e Calabria (68 mila).Seguono poi Marche (42 mila), Sardegna (40 mila), Friuli Venezia Giulia (36 mila), Liguria (33 mila), Abruzzo (25 mila), Trentino Alto Adige (15 mila), Umbria (13 mila), Basilicata (9 mila), Molise (8 mila), Valle d’Aosta (4 mila).L’incidenza dei malati di Alzheimer tende ad aumentare con l’avanzare dell’età: la patologia interessa lo 0,4% degli individui che hanno tra i 65 e i 69 anni, l’1,9% degli individui tra i 70 e i 74 anni, il 3,4% di chi ha tra i 75 e i 79 anni per arrivare a toccare l’11,5% degli anziani che hanno 80 anni e più. Approfondendo l’analisi per genere è evidente il gap a sfavore delle donne, le quali presentano una incidenza del 6%, doppia rispetto al 3% degli uomini. E per quanto riguarda il livello di istruzione si osserva che l’insorgenza della malattia è diffusa prevalentemente tra gli individui meno istruiti (6%, 1 punto percentuale sopra la media) con una quota doppia rispetto a chi ha un’istruzione media (3%) e meno diffusa presso gli individui altamente istruiti (1%). La malattia di Alzheimer influenza la qualità della vita: il 63% dei malati riferisce di avere gravi difficoltà nella attività di cura della persona, il 90% ha gravi difficoltà nelle attività domestiche, il 68% lamenta calo di concentrazione e di conseguenza il 12% dei malati è incorso in incidenti domestici. A livello territoriale i più alti tassi di mortalità si presentano in Valle d’Aosta (48%), in Piemonte (36%), in Sardegna (36%), in Veneto (36%) e nella Provincia Autonoma di Bolzano.

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