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venerdì, Marzo 29, 2024

Il centrodestra conferma la fiducia a Toma. Il governatore apre a Iorio, la Lega nell’angolo

AperturaIl centrodestra conferma la fiducia a Toma. Il governatore apre a Iorio, la Lega nell'angolo

Undici pagine di mozione di sfiducia, firmate dal movimento 5 Stelle e dal Partito Democratico, la cui intenzione era quella di affondare la nave guidata da Donato Toma e tornare alle urne, hanno finito per ricompattare una maggioranza sfilacciata che in più di un’occasione è parsa sul punto di franare.

Con 12 voti contrari, quelli del centrodestra, un astenuto, Michele Iorio, e 8 favorevoli, la mozione è stata respinta

Dure le accuse da M5S e PD, che in apertura di seduta hanno contestato a Toma un fallimento generale sia sul piano della gestione ordinaria che straordinaria.

Unanime da parte del centrodestra il sostegno a Toma, accompagnato da una precisa richiesta: trasformare la maggioranza da numerica e politica attraverso un maggiore coinvolgimento del Consiglio regionale e la composizione della Giunta regionale con assessori nominati solo tra gli eletti. Un appello raccolto da Toma che sul fronte della ricomposizione apre ad una intesa con l’ex governatore Iorio. E’ questa la notizia politica del giorno, un’operazione di riavvicinamento difficile ma non impossibile, come gli stessi protagonisti confermano con le loro parole.

Dopo la ritrovata intesa della maggironza, la partita si chiude quindi come era prevedibile, senza colpi di scena. A conti fatti gli unici sconfitti della battaglia appena terminata sono, paradossalmente, coloro che stanno fuori dal Consiglio regionale: gli uomini di Matteo Salvini. L’andamento del dibattito, e le stesse dichiarazioni prima del sottosegretario Pallante e, successivamente dello stesso presidente Toma, non lasciano molto spazio al dubbio. L’incolpevole Michele Marone è già con un piede fuori dalla Giunta, vittima del fuoco amico di un partito che ha mostrato limiti enormi nella gestione del quadro politico.

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