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giovedì, Aprile 25, 2024

IMU e bilancio comunale di Trivento, interviene l’ex sindaco Tullio Farina

AttualitàIMU e bilancio comunale di Trivento, interviene l’ex sindaco Tullio Farina

IMU e bilancio comunale di Trivento, interviene l’ex sindaco Tullio Farina. “I termini di approvazione del bilancio comunale – scrive Farina – per gli effetti della situazione emergenziale sono stati differiti al 31 luglio 2020, pertanto l’amministrazione comunale ha tutto il tempo per individuare possibili agevolazioni sia dal punto di vista formale che sostanziale per il pagamento dell’IMU, atteso il fatto che per le occupazioni del suolo pubblico da parte delle attività commerciali lo Stato ha già dato direttive precise in accordo con l’Anci. Per l’IMU dal punto di vista formale il Comune di Trivento, così come gli altri Comuni, potrebbe disporre un provvedimento non generalizzato, ma limitato alle sole attività che hanno risentito degli effetti negativi della situazione emergenziale poiché forzatamente hanno dovuto abbassare le loro saracinesche, di differimento della prima rata, prevista per il 16 giugno, al 30 ottobre su specifica richiesta degli interessati  con atto deliberato dal Consiglio comunale prima o contestualmente all’approvazione del bilancio comunale per cui sarebbe opportuno già comunicare con avviso pubblico questa possibilità agli interessati. Dal punto di vista sostanziale sarebbe auspicabile una riduzione dell’aliquota IMU, attualmente allo 08,03, allo 0,8, non fosse altro che per dare un timido segnale di rottura con il passato, caratterizzato dal continuo battere casa degli amministratori in carica che, anche dopo il dissesto finanziario non hanno mai avuto la sensibilità di ridurre quasi niente. È un provvedimento certamente fattibile se gli amministratori, sedendosi a tavolino ed esaminando bene i dati contabili del bilancio individuano tutte le spese non essenziali e tutte quelle entrate che si possono ottenere con una politica contro l’evasione, che ancora serpeggia indisturbata, e di recupero di vendita o di fitti di alcuni immobili concessi in comodato gratuito. Tra le spese, ad esempio, si potrebbe ridurre l’indennità di carica agli amministratori quasi raddoppiata in fase di liquidazione, rispetto a quella degli amministratori precedenti in quanto non decurtate per legge, se non in un unico caso. Ed infatti a fronte di quasi 19.000,00 euro liquidati in passato, si è passati a 32.000,00 euro di oggi.  Cosi come si potrebbe riflettere sulla concessione di alcuni contributi; insomma con una politica più virtuosa si potrebbero recuperare quelle somme che andrebbero a compensare eventuali riduzioni di entrate. Ma questo, ripeto, lo si può fare solo se si dedica più tempo all’attività amministrativa, tuttora ridotta alla toccata e fuga. Non è possibile che durante il consiglio comunale si portino i responsabili di settore ad illustrare provvedimenti di carattere esclusivamente politico, quali direttive di indirizzo o di soluzioni adottate, non conoscendo fino in fondo le problematiche in discussione. Ed anche sulla politica sociale occorre una riflessione, atteso il fatto che si spendono oltre 140.000 euro per il ricovero di minori. Tante sono le problematiche poste sulla graticola – chiude Farina – ma l’attenzione a non farle bruciare non è adeguata”.

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