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giovedì, Marzo 28, 2024

Brusaferro (Iss): “In Molise piccolo picco subito rientrato”. Indice di contagio scende a 0,51

AperturaBrusaferro (Iss): "In Molise piccolo picco subito rientrato". Indice di contagio scende a 0,51

Quella che emerge dal monitoraggio è “una mappa a varie velocità” delle regioni italiane e per Molise e Umbria si parla di “piccoli picchi”, subito rientrati. A sottolinearlo è stato il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, in conferenza stampa all’Iss su Covid-19. “Il caso dell’Umbria – ha spiegato riferendosi ai dati della precedente rilevazione che mostravano un innalzamento nella fascia del rischio – è stato oggetto di grosso dibattito”. Questa regione, però, fa notare l’esperto, “ha un numero molto limitato di casi. Laddove ci sono piccoli scostamenti i sistemi di alert lo segnalano, ma ovviamente faccio notare che la scala è di 20-25 casi, diversa rispetto a mille-2 mila casi”. “Lo stesso vale per il Molise – ha aggiunto Brusaferro – che ha avuto un picco legato a un evento, una cerimonia funebre. Parliamo anche in Molise di 10-20-30 casi. Pochi casi. Questo si traduce in un Rt”. Ci sono poi due estremi, “sono intervalli di confidenza”, e questi dati per le due regioni in questione apparivano in salita. Brusaferro ha però puntualizzato: “Le regioni che la scorsa settimana hanno creato grande scalpore oggi sono chiaramente più basse questa settimana”. Il dato rilevato “si riferisce ai primi di maggio, questo ci dice che c’è grande oscillazione” che viene fotografata dal monitoraggio e “che ci dà un elemento dinamico. Laddove ci sono pochi casi, ci segnala l’importanza di averli segnalati. Garantisce che quel sistema sanitario regionale è in grado di intercettarli rapidamente”.

INDICE DI CONTAGIOSITA’, MOLISE SCENDE A 0,51 – Se il trend settimanale dei casi di nuovo coronavirus “appare in calo” in tutte le regioni, i valori di Rt (l’indice di contagiosità) “oscillano molto” da territorio a territorio. Ha sottolineato Brusaferro, illustrando una scheda relativa ai valori di Rt stimati nelle regioni italiane. Ebbene, il dato passa dallo 0,17 in Calabria all’1,06 della Valle d’Aosta, regione che non suscita particolari preoccupazioni negli esperti, perché “bastano pochissimi casi in un’area dove il virus circola poco per far salire questo valore, che resta comunque intorno a 1”, come hanno spiegato. Ecco dunque le stime aggiornate, regione per regione: Abruzzo 0,86, Basilicata 0,63, Calabria 0,17, Emilia Romagna 0,49, Campania 0,45, Friuli Venezia Giulia 0,63, Lazio 0,71, Liguria 0,52, Lombardia 0,51, Marche 0,48, Molise 0,51, Piemonte 0,39, Bolzano 0,45, Trento 0,77, Puglia 0,56, Sardegna 0,27, Sicilia 0,69, Toscana 0,59, Umbria 0,53, Valle d’Aosta 1,06, Veneto 0,56. “L’incidenza settimanale – ha sintetizzato il presidente dell’Iss – è molto eterogenea nel territorio nazionale”.

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