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venerdì, Aprile 19, 2024

Costante Girardengo il primo successo in Molise nella seconda edizione del Giro d’Italia

SportCostante Girardengo il primo successo in Molise nella seconda edizione del Giro d'Italia

Costante Girardengo, classe 1893, originario di Novi Ligure, di professione ciclista, uno di quelli che davvero aveva la bici nel sangue tanto da essere cantato in una nota canzone di Francesco De Gregori datata 1993. Per lui fu coniato il superlativo assoluto di Campionissimo, poi cucito addosso a Fausto Coppi. Ma Girardengo ebbe un inizio che faceva ben sperare. Che avesse la bici nel sangue, quindi nel suo destino lo si vide per la prima volta in Molise, a Campobasso. Ed era il 1913. Costantino, detto Costante, aveva già conseguito un nono posto al giro di Lombardia l’anno prima. Mentre nel maggio del 1913 – soltanto si fa per dire – 107 anni fa, il ragazzo ventenne di Novi Ligue tagliò il traguardo di una tappa del giro d’Italia a Campobasso. Era la Bari – Campobasso e l’edizione della corsa rosa segnava il numero due, un’edizione quasi appena nata. Campobasso ed il Molise portarono bene a Costante che da li in avanti crebbe vertiginosamente nel mondo del ciclismo fino a aggiudicarsi il giro d’Italia due volte: la prima nel 1919 e la seconda nel 1923. Sei le vittorie alla Milano Sanremo, tre volte vincitore del giro di Lombardia e tre volte vittorie del giro del Piemonte. A proposito delle vittorie nella Classicissima, l’epiteto per eccellenza della Milano Sanremo, queste, come detto, furono ben sei. Un record che cinquant’anni dopo soltanto Eddy Mercks fu in grado di battere. In un certo senso il Molise e Campobasso diedero vita alla fulgida carriera di un ragazzo della provincia piemontese talentuoso in bici.  Lo stesso Francesco de Gregori morì dalla voglia di rendere immortale la fama del ciclista di Novi Ligure scrivendo per lui una notissima canzone, pensate – composta quasi un secolo dopo la nascita di Girardengo – nel 1993, e nella quale spronava il ragazzo piemontese ad andare come un grande campione su uno stradone, a correre tanto Sante Pollastri – suo concittadino – e inquadrato nelle strofe come un bandito era rimasto dietro a Costante Girardengo, il grande campione.

                                               

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