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sabato, Aprile 20, 2024

Venafro. Migliorano le condizioni degli ospiti delle case di riposo trasferiti al Santissimo Rosario

AgnoneVenafro. Migliorano le condizioni degli ospiti delle case di riposo trasferiti al Santissimo Rosario

“I nuovi nonni di Venafro” stanno bene e godono ottima salute, secondo quanto arriva dal reparto ospedaliero cittadino che li ospita. Trattasi degli anziani che arrivarono prima in 18 (per diventare quindi 19) dalle Case di Riposo di Cercemaggiore ed Agnone al SS Rosario di Venafro intorno alla mezzanotte di un giorno infrasettimanale precedente la Santa Pasqua con un’autocolonna di ambulanze molisane, abruzzesi, laziali e pugliesi ed il loro arrivo fece subito scalpore sia per l’orario assolutamente insolito, sia per le modalità di trasferimento, sia per l’età avanzata dei soggetti in questione e sia per la sostanziale inadeguatezza del nosocomio venafrano ad accogliere anziani, potenzialmente esposti al covid 19. Il loro sopraggiungere fu tale, si ricorderà, che la stessa trasmissione di Rai 3 “Chi l’ha visto?” se ne interessò, stigmatizzando le modalità di trasferimento e di trasporto notturno trattandosi di soggetti ambosessi tra gli 80 e i 90 anni, che avevano dovuto lasciare in tutta fretta le strutture che li ospitavano per sopraggiunti problemi in loco. Nel frattempo Venafro con una magnifica partecipazione spontanea popolare si rimboccava le maniche per essere vicina a tali anziani, li adottò quali “nuovi nonni” e non fece mancare quanto loro necessitava, compresi capi d’abbigliamento, dolci e addirittura cellulari perché potessero parlare con le rispettive famiglie, tranquillizzando e tranquillizzandosi. Erano arrivati in 18, si scriveva, quindi salirono a 19 e vennero ospitati in quella che sarebbero dovuta essere la RSA del SS Rosario, servizio mai entrato in funzione, e i primi giorni fu veramente dura. Basta ricordare il cibo abbandonato in tutta fretta da qualcuno fuori dal reparto in cui tali “nonni” erano ricoverati, probabilmente per timore di contagi. Intanto il reparto si attrezzava e, passato lo sbandamento iniziale, man mano le cose presero a sistemarsi. Vennero destinati al reparto medici, infermieri ed oss, qualche “nuovo nonno di Venafro” fu trasferito al Cardarelli di Campobasso dato il progressivo deterioramento delle proprie condizioni di salute che infatti portarono al decesso di un’anziana non però per covid 19 ed intanto nel reparto del SS Rosario le cose presero ad andare al meglio, tant’è -si ricorderà- l’ormai famoso video delle due coppie di anziani e lavoratori del nosocomio venafrano che ballavano tranquilli, sorridenti e soddisfatti nelle corsie del SS Rosario, filmato che inizialmente fece tanto scalpore, vicenda successivamente spiegata e rientrata senza clamori eccessivi. Com’é oggi lo stato delle cose nel particolare reparto dell’ospedale venafrano e soprattutto come stanno e quanti sono “i nonni” ricoverati ? Ne sono rimasti in nove, la gran parte è stata trasferita in altre strutture e, aspetto decisamente primario, stanno tutti in ottime condizioni di salute. Lo asserisce il personale che quotidianamente li assiste. “Da noi sono rimasti in nove -asserisce un’infermiera- e godono tutti ottima salute. E’ anche rientrata dal Cardarelli di Campobasso, dov’era stata momentaneamente trasferita, un’anziana a sua volta in buone condizioni”. Situazione soddisfacente quindi per i “nuovi nonni di Venafro” al SS Rosario, con gratificazione sia per chi vi lavora e sia per chi è ricoverato, che ogni giorno mostra gratitudine per tutto quanto riceve”. In conclusione, una bella storia che va a tutto merito di Venafro e dei lavoratori del SS Rosario, ospedale che aspetta sempre di riprendersi tutto quanto nel tempo gli è stato tolto e soppresso.

Tonino Atella

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