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giovedì, Aprile 25, 2024

Bundesliga, ripresa del campionato e situazioni paradossali

SportBundesliga, ripresa del campionato e situazioni paradossali

La ripresa della Bundesliga ha portato un po’ di ottimismo anche sulla ripartenza del calcio in Italia. Ci sono voluti 29’ minuti per assistere al primo gol dell’era del coronavirus. Lo ha segnato il 19enne norvegese Erling Haaland, attaccante del Borussia Dortmund promessa del calcio mondiale. Stadio senza pubblico, si è sentito il rimbombo dell’esultanza dei giocatori giallo neri che hanno festeggiato senza abbracciarsi. La Bundesliga è il primo tra i campionati top d’Europa a riportare le squadre in campo, e lo ha fatto ricominciando dalla 26.ma giornata. Il documento di 35 pagine vieta abbracci, strette di mano e altri tipi di contatti non strettamente connessi al gioco. Il primo calcio giocato durante la pandemia ha offerto momenti abbastanza particolari, ci ha fatto vedere le squadre scendere in campo a turno per poi aspettare per minuti interminabili l’arrivo dell’arbitro, ripreso a camminare negli spogliatoi con la mascherina chirurgica.

Haaland festeggia il primo gol

Ci sono stati sputi a terra non sanzionati dal tanto minacciato cartellino giallo, abbiamo visto l’abbraccio proibito di Ibisevic a Cunha dopo un gol dell’Hertha Berlino e addirittura un bacio scoccato da Thuram sulla guancia di un compagno durante Borussia Mönchengladbach-Eintracht Francoforte. Insomma una cosa è chiara, ok a tutti i protocolli e controlli del caso, ma è pur vero che tutto questo in campo può essere rispettato fino ad un certo punto. Nei momenti di gioco non ci si rende di tutte le azioni che si compiono. Pensiamo al paradosso assoluto, in panchina compagni di squadra a distanza e con la mascherina, si presuppone che nella stessa società le condizioni sanitarie siano sotto controllo per tutti, poi le marcature in area di rigore a stretto contatto con giocatori avversari. Insomma alcune situazioni sono e resteranno grottesche.

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