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giovedì, Marzo 28, 2024

Funerale Rom a Campobasso e assembramenti, la Procura apre un fascicolo: si indaga per epidemia colposa

AperturaFunerale Rom a Campobasso e assembramenti, la Procura apre un fascicolo: si indaga per epidemia colposa

L’impennata di casi di coronavirus a Campobasso tiene tutti con il fiato sospeso. Il funerale rom del 30 aprile, sotto la lente della Procura, ma anche quello che è successo nei giorni a ridosso. E’ stato aperto un fascicolo e gli agenti della Squadra Mobile diretta da Raffaele Iasi indagano a tutto campo. L’ipotesi di reato è epidemia colposa legata a comportamenti commissivi od omissivi. Il video dell’assembramento in via Liguria prima che la salma del rom deceduto venisse portata al cimitero è stato scansionato e visionato nei dettagli dagli inquirenti. Gran parte dei presenti identificata, così come sono state analizzate le immagini delle telecamere che hanno immortalato il corteo di macchine che ha accompagnato il feretro da Via Liguria al cimitero, dove in molti, alla vista degli agenti presenti si sono dileguati. Assembramenti, vietati, e cerimonia funebre attenzionati minuziosamente, per capire chi era presente, anche perchè, secondo le ordinanze allora vigenti, davanti al cimitero potevano stare solo pochi congiunti stretti.
Intanto sono state elevate sanzioni a decine di persone che vanno da 280 a 400 euro, a seconda se lo spostamento vietato sia stato effettuato con o senza macchina.
Già prima del 30 aprile, il 28 e 29, da quello che emerge, a casa della persona malata e poi deceduta, c’era stato un via vai di persone che, come in uso nella comunità Rom, erano andate a trovarlo, a salutare.
E sembra che qualcuno già in quei giorni abbia chiesto di fare il tampone.
A Campobasso, comunque, sarebbero arrivati Rom anche dal Basso Molise, da Termoli e da Vasto (dove si sono registrati casi), Pescara, Torre Maggiore e pare anche da Roma. Nulla è lasciato al caso e la Polizia indaga senza tralasciare nulla, ascoltando testimoni, visionando immagini. Si cerca anche di capire da dove sia partito il contagio, che potrebbe essere arrivato dal nord, un legame di qualcuno che ha partecipato agli eventi tra il 28 e il 30 aprile.
Eventi che avrebbero coinvolto anche persone non appartenenti alla comunità Rom, andate a salutare il malato o a dare le condoglianze.
Le forze dell’ordine, intanto, con decine di uomini e mezzi, controllano le zone della città dove vivono le famiglie rom contagiate. Controlli potenziati su chi entra e chi esce.

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