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giovedì, Aprile 25, 2024

Ceferin, Presidente Uefa “Se il campionato non finisce le squadre giocheranno i preliminari”

SportCeferin, Presidente Uefa "Se il campionato non finisce le squadre giocheranno i preliminari"

C’è anche la posizione dell’Uefa, molto chiara, nella vicenda campionati e grazie al parere di Aleksander Ceferin, presidente dell’Uefa in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport: “Gli organizzatori delle competizioni nazionali si stanno dotando di protocolli di sicurezza molto seri e articolati che dovranno essere applicati con assoluto rigore. Il rischio zero non esiste a nessun livello e in nessun ambiente lavorativo“. In merito alla Serie A: “Ho molta stima dei calciatori della Serie A e dei dirigenti italiani e non credo ad alcun tentativo di boicottaggio. La Francia invece ha fatto una scelta affrettata con una serie di problemi che si stanno creando. Detto questo l’assoluta priorità è rivolta alla salute pubblica, come tutti gli altri settori anche noi abbiamo il dovere di ripartire rispettando gli impegni ci siamo assunti. I club rischierebbero se si fermasse il campionato? Sì perché le competizioni nazionali e quelle europee sono fisiologicamente collegate e noi vogliamo in Europa club che abbiano vinto i campionati e le coppe nazionali, qualificandosi sulla base dei risultati. È l’essenza dello sport, non solo del calcio. Chi si ferma paga le conseguenze. Bisogna concludere i campionati o i club italiani nelle Coppe pagherebbero: chi non finisce il campionato, dovrà giocare i preliminari per il prossimo anno“.

Ceferin

Su quello che accadrà sulle Coppe Ceferin è stato chiaro: “A meno di cataclismi, la Champions e l’Europa League si finiranno ad agosto”. Desta preoccupazione la questione dei giocatori positivi: “Rispetto le decisioni delle autorità scientifiche, hanno la grande responsabilità di difendere la salute delle persone. Quel che succede in caso di positività dei calciatori è il passaggio fondamentale per la continuità delle competizioni. Io non ho alcuna competenza in materia, ma vedo che in alcuni Paesi, come la Germania, le soluzioni adottate sono più mirate e funzionali al prosieguo dell’attività, non alla sua improvvisa interruzione. Infine temo che per un certo periodo non sarà possibile far entrare il pubblico negli stadi. Spero che si tratti di una parentesi non troppo lunga, dopodichè rivedremo finalmente gli impianti pieni di appassionati entusiasti. Lo vogliamo tutti. Io per primo”.

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