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mercoledì, Maggio 8, 2024

Toma: “Ho parlato con capi rom, mi hanno assicurato che avrebbero sensibilizzato la loro comunità a stare in quarantena”

EvidenzaToma: "Ho parlato con capi rom, mi hanno assicurato che avrebbero sensibilizzato la loro comunità a stare in quarantena"

“Il Molise è ancora una regione virtuosa, a ieri sera il dato dei positivi a Campobasso era 125. La quota rom è intorno agli 80. Da considerare, però, che abbiamo una popolazione di quasi 50mila abitanti, 125 casi su 50mila sono facilmente controllabili”. Così, all’Adnkronos, Donato Toma, governatore della Regione dopo il focolaio di coronavirus nella comunità rom dopo un funerale troppo ‘partecipato’ celebrato nel capoluogo il 30 aprile scorso. “Il picco c’è stato – commenta – ma si mantiene comunque nell’alveo della controllabilità. Il mio compito è quello di far curare le persone infette e non farne infettare altre. Che ci sia stato un comportamento irresponsabile da parte di chi è andato a dare le condoglianze, che la vigilanza doveva essere molto più attenta, e che la competenza sul territorio è del sindaco sono cose oggettive”. E proprio al primo cittadino di Campobasso, Roberto Gravina, Toma assicura di aver manifestato tutta la sua contrarietà per quanto accaduto: “Il sindaco ha la sua tesi che sta sbandierando per mari e monti – dice il governatore – Io gli ho detto ‘Ma che cavolo ha fatto?’ e lui ha dato giustificazioni che per me non sono sufficienti. Tre secondi dopo, però, mi sono attivato con la Protezione Civile e con la sanità per arginare il contagio e abbiamo circoscritto il cluster. Ho parlato con i capi rom che mi hanno assicurato che avrebbero sensibilizzato la comunità a stare in quarantena – aggiunge – Con la Prefettura, il comitato di sicurezza provinciale, abbiamo concordato un servizio rafforzato di vigilanza dinamica”.

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