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venerdì, Aprile 26, 2024

Blocco sanità privata, Villa Maria e Potito ricorrono al Tar

AttualitàBlocco sanità privata, Villa Maria e Potito ricorrono al Tar

Covid 19, l’ordinanza 27 del presidente Toma non va proprio giù agli operatori della sanità privata che già avevano protestato con un comunicato dell’Aiop, ma adesso due di loro, abbastanza importanti, Villa Maria e il Centro Diagnostico Potito di Campobasso, si sono rivolti ai giudici del Tar Molise, chiedendo la sospensiva della disposizione che li tiene ancora chiusi al pubblico fino al 16 maggio. Un’ingiustizia, dicono, visto che parecchi pazienti, impossibilitati a ricorrere ad esami e terapie ambulatoriali sono costretti a ricorrere a strutture private della vicina Campania. Sì perchè se si fa un salto a Vairano, o a Caserta, è tutto regolarmente in funzione. E per un malato, che ha bisogno di esami o terapie urgenti, non fa nessuna differenza, a parte difficoltà varie e ore di viaggio, andare a curarsi fuori regione. Il problema economico è per gli operatori privati molisani che stanno attraversando un periodo di crisi al buio. Ma cosa c’è dietro – dicono le cliniche :  perché il Molise chiude e la Campania apre?

Bisognerebbe chiederlo a chi ha immaginato l’ordinanza contro cui i legali delle cliniche di Campobasso hanno fatto ricorso al Tar, sostenendo che l’interruzione delle attività sanitarie, da sempre garantite dalle strutture private accreditate, ha generato non solo gravi conseguenze economiche e gestionali per gli erogatori, ma ha inciso anche e soprattutto sul fabbisogno di salute e sulle prestazioni programmabili che, da marzo a tutt’oggi, sono state sospese e dunque non garantite all’utenza.

Un’utenza che protesta e si fa sentire anche sui canali Social, lì dove ci sono i post di persone che hanno bisogno di una Tac, o di una Pet, o di un intervento ambulatoriale o un’applicazione fisioterapica. Tutto bloccato e non si capisce perchè.

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