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sabato, Aprile 20, 2024

Il presidente del Bojano Calcio scrive alla Figc

SportIl presidente del Bojano Calcio scrive alla Figc

Di seguito riportiamo il comunicato stampa del presidente del Bojano Calcio Liberato Gentile. Il team matesino disputa il campionato di eccellenza molisano, nella missiva le richieste per non far morire le piccole società dilettantistiche non solo svolgono attività nel comitato ma sono anche il fulcro sociale delle nostre piccole comunità.

“Premesso che siamo favorevoli a tutte le misure cautelari che il Governo ha posto in atto per fronteggiare
l’emergenza straordinaria dovuta al Covid 19. Tuttavia, dopo quasi due mesi di fermo forzato di qualsiasi
attività sociale e, nel nostro caso anche sportiva, riteniamo che sia il caso che le parti interessate abbiano il
piacere di ascoltare anche la voce diretta di una società sportiva dilettantistica quale quella che il
sottoscritto rappresenta.


La paralisi totale di qualsiasi attività agonistica e la quasi certezza della non ripresa del campionato di
eccellenza regionale molisana, quale quello al quale partecipa il nostro sodalizio ci porta a fare già alcune
stime, purtroppo per noi per nulla confortanti. La sospensione delle attività ha comportato la non
possibilità delle già esigue entrate nelle casse societarie dovute ad esempio agli ingressi domenicali allo
stadio. A questo si aggiunga che alcuni sponsor che ci danno un piccolo, ma per noi prezioso aiuto, per
affrontare le innumerevoli spese di gestione di un intero campionato, sia per il fatto che il campionato di
fatto è stato completato in parte e anche perché gli stessi sponsor stanno avendo grossi problemi
addirittura di sussistenza (si pensi ad un bar, ad un barbiere o a piccole attività commerciali, tutte
pienamente in lockdown) hanno già manifestano la loro impossibilità nel mantenere le promesse di aiuto
fatte ad inizio campionato. In un contesto in cui ogni calciatore è stato comunque completamente rimborsato delle proprie spese, in cui abbiamo un contratto con un allenatore, che salvo iniziative al momento non previste da parte della federazione, dovrà percepire comunque le mensilità previste da contratto, anche se di fatto non si gioca. In
un contesto in cui le quote federali per un intero campionato sia della prima squadra che del torneo
juniores sono state già interamente versate, anche se di fatto il campionato è per noi fermo dal 29 febbraio
scorso, si può ben capire che le difficoltà per una società sportiva dilettantistica si acuiscono in maniera
esponenziale.
In questa situazione, a tratti drammatica, credo che la sussistenza della società sportiva scrivente sia
seriamente minacciata se la Federazione e/o il Governo non interverranno in soccorso mediante misure
certe, semplici e a fondo perduto. L’unica misura ad ora messa in atto da Sport & Salute ha previsto la
possibilità di far richiesta di un bonus di 600€ per i collaboratori sportivi ma a chi, come nel nostro caso,
offre a questi collaboratori la possibilità di lavorare ed affronta spese vive, qualcuno ha pensato? Non ci
risulta.
Abbiamo sentito ipotizzare la possibilità di iscrizione gratuita ai prossimi campionati federali. Non la
riteniamo, se fosse confermata, una misura sufficiente. Le spese ed i debiti di gestione riguardano la
stagione in corso. Se non viene offerta alle società sportive la possibilità concreta di un sostentamento per
le spese attuali di gestione, è difficile ipotizzare di aggiungerne a queste anche quelle della prossima
stagione agonistica anche se la relativa iscrizione fosse gratuita ma per la quale una sola cosa è sicura, in un
contesto economico già così gravemente compromesso: il non poter contare su un aiuto economico di
sponsor con grandi difficoltà e che già oggi ci hanno detto di non poterci piu’ aiutare qualora
sopravvivessero alla tempesta. Vi esortiamo quindi a calarvi concretamente nel contesto delle piccole associazioni sportive dilettantistiche che già di loro svolgono una vera e propria missione sociale mantenendo vivo l’interesse per lo sport ed offrendo una opportunità ai giovani e alle relative famiglie. Finora lo si è fatto e per buona parte con
contributi personali dei singoli esponenti societari, sia in termini economici sia di tempo sottratto a famiglie
e lavoro ma, in un contesto così drasticamente peggiorato dal punto di vista economico, tale missione
assume i connotati di una vera e propria utopia. Vi salutiamo con l’auspicio di avere un riscontro fattivo in merito a quanto esposto, restando a completa disposizione per qualsiasi collaborazione nell’ambito delle nostre possibilità”.

Il Presidente Liberato Gentile

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