La pandemia non ferma le attività culturali dell’associazione Città Nuova di Venafro che non ha voluto rinunciare a proporre la manifestazione “I libri del venerdì”, ciclo di presentazioni di libri, che aderisce al “Maggio dei libri 2020” organizzato dal Ministero per i beni culturali attraverso la sua stuttura Cepell, Centro per la lettura e la diffusione del libro. Quest’anno però la rassegna si svolgerà con le modalità imposte dall’emergenza in atto. Quindi le presentazioni de libri saranno in diretta streaming non essendo possibile tenerle, come era successo negli anni precedenti, nella sala convegni della Palazzina Liberty. Ieri in diretta streaming i vertici dell’associazione, insieme al sindaco di Venafro, Alfredo Ricci e all’assessore alla cultura Dario Ottaviano, hanno presentato i sei appuntamenti che per tutto il mese di maggio e fino all’inizio di giugno saranno proposti agli appassionati di cultura, giornalismo, storia, narrativa. SI comincia venerdì 1 maggio con “Figli del toro”, l’ultimo romanzo di Nicola Mastronardi sulla saga dei Sanniti. Sabato 9 maggio sarà la volta di William Silvestri, direttore editoriale della casa editrice Argento Vivo, che presenterà il suo romanzo “Io e la mia scimmia”. Il 15 maggio i curatori, i molisani Aldo Camporeale ed Enzo Gallo, con l’intervento del professor Rossano Pazzagli dell’Unimol, presenteranno il volume “Quando il Molise fermò il Nucleare”, un testo che ripercorre la prima vera battaglia ambientalista della nostra regione in un’epoca che segnò la nascita di associazioni impegnate nella difesa del territorio. Camporeale e Gallo ricostruiscono un pezzo della storia molisana recente offrendo una serie di documenti dell’epoca e collegando poi quella battaglia alla situazione attuale. Gli ultimi tre appuntamenti vedranno protagonisti tre nomi molto conosciuti nell’ambito del giornalismo italiano. Il 22 maggio Ettore Maria Colombo, giornalista del Quotidiano Nazionale e già firma tra gli altri del Messaggero, del Riformista, del Diario, ospite speso delle rassegne stampa e dei programmi di attualità politica delle tv nazionali, presenterà il suo “Piove, governo ladro” nel quale, dalla sua posizione privilegiata di giornalista parlamentare, offre uno spaccato interessante della situazione politica attuale. Il 29 maggio ci sarà un’anteprima: per la prima volta sarà infatti presentato il libro “U.S.tica, 40 anni di bugie” del giornalista di Rai2 Pino Nazio che è in fase di stampa e che uscirà proprio in concomitanza con l’appuntamento con la rassegna di Città Nuova. Un libro inchiesta sulla strage di Ustica a 40 anni dalla tragedia. Pino Nazio, autore, inviato, regista per i programmi “Cominciamo bene”, ”Telecamere”, “Telecamere salute”, “Chi l’ha visto?”, è autore di numerose inchieste su diverse vicende giudiziarie sulle quali ha condotto diverse inchieste. Lo scorso anno proprio a Venafro presentò il suo precedente libro sull’assassinio di Ilaria Alpi. Infine il 5 giugno la rassegna chiude in bellezza con una delle firme più prestigiose del giornalismo italiano degli ultimi trent’anni, Gianantonio Stella, inviato ed editorialista del Corriere della Sera, divenuto famoso nel 2006 per il best-seller “La casta” che fu quell’anno il libro più venduto in Italia. Stella presenterà il suo ultimo libro, “Diversi. La lunga battaglia dei disabili per cambiare la storia”. Tutte le presentazioni si terranno a partire dalle ore 18. Per partecipare basta semplicemente collegarsi con la diretta streaming sulla pagina facebook di Città Nuova. Sarà possibile anche, attraverso i commenti e le chat, rivolgere domande ai relatori. “Continua l’impegno della nostra associazione – dichiara Antonio Sorbo, che ha curato la rassegna – nella promozione della cultura e del libro proseguendo un’azione che negli ultimi sette anni, insieme al comune di Venafro, ha portato nella nostra città importanti nomi della narrativa, del giornalismo, della cultura”. “Siamo contenti – aggiunge il giovane presidente dell’associazione, Gianmarco Di Cicco – di poter riproporre questa rassegna. Chiaramente da un punto di vista siamo penalizzati dall’emergenza in corso, ma questa situazione può rappresentare un’opportunità per la nostra associazione per offrire ad un pubblico più vasto e che esula dai confini della nostra città una proposta culturale di grande valore”.