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giovedì, Aprile 25, 2024

Regione: terminata la sessione di Bilancio. Toma verso la nuova Giunta

AperturaRegione: terminata la sessione di Bilancio. Toma verso la nuova Giunta

È finita a tarda notte con 12 favorevoli, quelli della maggioranza, e 8 voti contrari (M5S e PD), la lunga maratona che ha portato alla approvazione del bilancio pluriennale 2020 – 2022 della Regione Molise. A non votare il documento, perché assente dall’aula, l’ex Governatore Michele Iorio. Con analoghe posizioni, nei giorni scorsi erano stati approvati sia il Documento economico di programmazione e finanza, sia Legge di stabilità regionale. La manovra complessiva messa in campo dal governo regionale è, complessivamente, di 2 miliardi e 50 milioni di euro per l’anno 2020 sia sul piano delle entrate che delle spese. I valori invece, sempre sui due fronti, per gli anni 2021 e 2022 sono, rispettivamente, di 1 miliardo e 799 milioni e di 1 miliardo e 691 milioni. Le risorse autorizzate in bilancio per il finanziamento della spesa sanitaria regionale sono, per l’anno 2020, pari a 707 milioni di euro.

Sul fronte dell’emergenza e delle misure per il sostegno economico a famiglie, imprese e lavoratori, determinato dall’emergenza Covid-19 l’importo stanziato su base triennale è pari a 3 milioni e 500 mila euro. Altra cosa è la manovra da circa 58 milioni di euro varata dalla Regione per l’intervento complessivo e necessario alla ripresa economica nella fase post pandemia.

L’intera sessione di bilancio è stata attraversata da tensioni fortissime tra maggioranza e opposizioni. A innescare lo scontro sono state le scelte effettuate dal presidente Toma nei giorni scorsi: prima tra tutte quella di azzerare la Giunta regionale e determinare quindi il ritorno in aula degli ex assessori regionali in veste di consiglieri regionali. Alla scelta del governatore è seguita la compatta presa di posizione della maggioranza che ha cancellato il precedente meccanismo regionale che prevedeva l’incompatibilità tra la carica di assessore e quella di consigliere e la conseguente presenza in aula della figura di consigliere supplente. Una scelta contro la quale, ma con accenti diversi, sono insorte le opposizioni e si sono opposti davanti al Tar gli ex consiglieri Antonio Tedeschi e Massimiliano Scarabeo. Il risultato ottenuto a valle dei provvedimenti assunti rafforza di fatto il Governatore Toma. Sul versante giustizia il Tar ha respinto la richiesta cautelare di sospensiva chiesta da Tedeschi e Scarabeo, rinviando la decisione, sempre su una eventuale sospensiva, al 13 maggio. Sul fronte politico toma incassa l’approvazione dell’emendamento che ha cancellato la surroga, con l’appoggio anche del M5S, e il ritorno convinto nell’alveo della maggioranza della consigliera Aida Romagnuolo, a lungo critica verso il governo regionale. Resta invece su posizioni molto critiche l’ex governatore Iorio che, nel corso della tre giorni, si è trovato in più occasioni a votare con le opposizioni.

Archiviata adesso la parentesi dedicata al bilancio, l’attenzione si sposta sul piano politico con la fase che porterà nell’arco di qualche giorno alla ricomposizione della Giunta azzerata da Toma. Al momento, l’unico assessore in campo è Maurizio Tiberio, per sua stessa ammissione “assessore – ponte” sino alla ricomposizione della giunta. A rigor di logica non dovrebbero cambiare nomi e deleghe, con la riconferma di Vincenzo Cotugno, Nicola Cavaliere, Vinceno Niro e Roberto Di Baggio. Resterà invece vacante fino a settembre la casella occupata in precedenza dal leghista Luigi Mazzuto, al momento fuori dai giochi. Le deleghe a lavoro e welfare le tratterrà il presidente Toma sino a settembre quando, giunti al giorno di boa della legislatura, verranno ridiscusse tutte le cariche in essere, partendo da quella del Presidente del Consiglio regionale.

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