Giornata campale in Consiglio regionale dove la sessione dedicata al bilancio si è trasformata in una arena politica la cui attenzione è stata monopolizzata dalla scelta di azzeramento della Giunta operata dal presidente Toma. Al provvedimento del governatore è seguita nelle ore successive la nomina ad assessore regionale di Maurizio Tiberio, già consigliere del presidente. Una nomina ponte voluta da tutta la maggioranza, come lo stesso Tiberio ha precisato, e che varrà sino all’approvazione del bilancio e alla ricostituzione dell’esecutivo regionale. Una nomina necessaria a garantire sotto il profilo giuridico la regolarità delle operazioni in corso.
Proprio su queste ultime si è scatenato in apertura dei lavori il fuoco delle opposizioni le quali hanno contestato al presidente del Consiglio regionale, Salvatore Micone, l’irregolarità della seduta. La revoca degli assessori ha provocato l’uscita dal consiglio regionale dei consiglieri supplenti che proprio degli assessori avevano preso il posto e, come conseguenza, il rientro in aula degli ex componenti la Giunta. Una presa d’atto che doveva essere compiuta, secondo le opposizioni, dal Consiglio e non fatta dal presidente dell’assemblea.
Per Patrizia Manzo del Movimento 5 Stelle si sono calpestate le istituzioni; Micaela Fanelli del PD contesta la nomina di Tiberio e il mancato coinvolgimento del Consiglio nella presa d’atto delle scelte operate da Toma. Per il pentastellato Andrea Greco: “Stiamo assistendo al nulla politico” e anche l’esponente grillino parla di seduta illegittima.
Per Facciolla quanto accaduto è un fatto di gravità inaudita e accusa Toma di aver piegato le regole a proprio uso e consumo. Avete perso il senso della comunità, dice, annunciando la presentazione di una mozione di sfiducia al Presidente Toma.
Una pregiudiziale sulla regolare costituzione del Consiglio è stata posta dall’ex Governatore Iorio, da tempo in posizioni critiche verso il presidente Toma, ma col voto compatto della maggioranza la pregiudiziale in questione è stata respinta.
Tra i provvedimenti adottati dall’aula, c’è stata la ricostituzione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio. Alla uscente Paola Matteo è subentrata la consigliera Aida Romagnuolo
Intanto sul fronte degli estromessi dal Consiglio, gli ex consiglieri Antonio Tedeschi e Massimiliano Scarabeo hanno presentato ricorso al Tar Molise. La sessione di bilancio proseguirà nei prossimi giorni.