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venerdì, Marzo 29, 2024

Calcio a 5 A1, i presidenti dettano le condizioni alla Divisione.

SportCalcio a 5 A1, i presidenti dettano le condizioni alla Divisione.
Alcuni club di serie A1 di calcio a 5 si sono riuniti, in video conferenza, per discutere della possibilità della chiusura anticipata della stagione. Dalla discussione è emersa la volontà di dire sì sullo stop definitivo alla stagione di futsal, a causa della pandemia da Coronavirus, ma non prima di avere dei chiarimenti in merito per spiegare i motivi di questa presa di posizione. Pesaro, Acqua e Sapone, Real Rieti, Came Dosson e Sandro Abate escono allo scoperto insieme, con una comunicato stampa congiunto, di seguito il testo:
si è tenuta una conference call alla quale hanno preso parte i presidenti delle società Italservice Pesaro, Acqua&Sapone, Real Rieti, Came Dosson e Sandro Abate, vale a dire i cinque club che avevano dato la loro disponibilità alla prosecuzione della stagione 2019/2020. Ma le scriventi, constatate le divergenze tra i vari consiglieri del Direttivo hanno deciso di fermarsi perché non interessati ad alcun tipo di “gioco di potere” che danneggi l’immagine di questo sport e non porti rispetto a chi fa enormi sacrifici per portare avanti il movimento. Va da sé, però, che le stesse presenteranno la loro domanda di partecipazione alla stagione 2020/2021 solo a determinate condizioni:
– controllo scrupoloso di garanzia sull’ammontare dei contratti depositati in Divisione;
– controlli periodici sui pagamenti degli emolumenti mensili da parte degli organi preposti;
– una serie A con un numero di squadre partecipanti NON superiori alle 16 unità;
– aumento dell’ammontare della garanzia fideiussoria od incremento della tassa d’iscrizione.
In quanto uomini di sport, sempre pronti a sostenere una disciplina che già di per sé deve fare i conti con una serie di problematiche, un numero considerevole di pregiudizi, oltre all’impossibilità di avere una Lega propria, i presidenti delle cinque società sopracitate puntualizzano – a scanso d’equivoci – che è legittimo in questo momento dare priorità alla salvaguardia della salute dei calcettisti, ma ritiene altresì prematuro ed affrettato l’atteggiamento assunto da determinate realtà, che ancor prima di analizzare l’andamento dell’emergenza sanitaria e la sua evoluzione complessiva, hanno scelto la strada della chiusura anticipata”.

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