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sabato, Aprile 27, 2024

Bruno Mandragora: “Meritiamo la Lega Pro”

SportBruno Mandragora: "Meritiamo la Lega Pro"

Bruno Mandragora momento di stop, sei il direttore generale del settore giovanile del Campobasso, una stagione positiva, fin quando si è giocato…Si, è vero stavamo andando bene con il settore giovanile,  un lavoro fatto proprio sul prospetto molisano e interfacciato da elementi che vengono da fuori regione. Tutto questo grazie agli investimenti e alla volontà ferma da parte della società che da sempre ha creduto nel settore giovanile, nei ragazzi molisani e nella possibilità di creare una “cantera” del Campobasso Calcio. Un grazie a Mario Gesue e a tutto lo staff societario, a partire da Raffaelle De Francesco e Domenico Fagnano per l’impegno profuso nella società.

Il presidente Gesue è intenzionato a volere un Campobasso in grado l’anno prossimo di giocare in lega pro….. sono pienamente d’accordo, io credo che il Campobasso lo ha dimostrato sul campo.  Inutile dire sempre le solite cose, stadio, tifoseria, proprietà, addetti ai lavori. Tutto questo fa sì che quest’anno veramente il Campobasso possa ambire alla Serie C.

Staff settore giovanile e società

Sei un grande osservatore di calcio perché da anni sei nel mondo del calcio. Peccato per quell’avvio perché altrimenti non ci sarebbe stato nessun problema.   Ti dirò di più, questa è stata la dimostrazione della forza della proprietà. In qualsiasi momento un’altra società avrebbe fatto scelte diverse. Credere invece in questo staff ed in questo lavoro ha permesso di arrivare a dei risultati importanti in prima squadra. Per vent’anni ho allenato, ho vinto dei campionati,  e devo dire che abbiamo trovato anche un allenatore come Cudini che da subito è stato attento alle tematiche del settore giovanile. Come ha intravisto un prospetto importante nella nostra squadra giovanile,  subito lo ha convocato per farlo allenare in prima squadra.
Come state vivendo Napoli, considerato vivi lì, questo momento particolarissimo di stop a tutte le attività? Napoli ma diciamo il centro-sud vengono sempre colpevolizzati a priori. Io posso dire che gran parte del popolo napoletano sta rispettando quelle che sono le regole che lo Stato Italiano ha diramato, e questo mi fa piacere perché rappresenta una crescita nell’educazione civica di Napoli.
Cosa pensi sulla situazione della ripresa delle attività, si tornerà a giocare, si andrà avanti oppure è tutto finito? Io dico che nel momento in cui ci libereranno da certe regole la vita sarà sicuramente diversa. Certamente un passaggio lo devo fare, non mi riesco a spiegare come un virus, per l’amor di Dio nel rispetto dei profesisonisti di questa materia, è riuscito a fermare l’economia mondiale. Sono discorsi un po’ più grandi di noi, però me le faccio queste domande. Detto questo sono convinto che si ritornerà alla vita normale in modo graduale e certamente il calcio che il primo sport in Italia e in Europa ripartirà.

Bruno Mandragora


Che ne pensi dell’ipotesi che fino al vaccino si giocherà a porte chiuse?
Il calcio a porte chiuse è la morte del calcio. Viene meno quella che la quintessenza del calcio: i tifosi allo stadio. Questa tuttavia è l’unica possibilità per riprendere almeno a distanza di breve tempo. Dobbiamo essere positivi, col vaccino, un domani, sarà solo un brutto ricordo.

Grazie Bruno, l’augurio è quello di rivederci presto. Sarà un piacere perché sono molto legato a questa città, anzi decorre l’obbligo di salutare tutti i miei addetti a lavori che mi hanno accolto bene. Per questo devo fare un ringraziamento anche a Domenico Fagnano che da subito mi ha messo in condizione di capire quella che era la storia del settore giovanile a Campobasso. Ho trovato una grande famiglia e Mario Gesue è riuscito a mettere su dei collaboratori tutti all’altezza, ed il mio auspicio è che l’hanno venturo riusciremo a fare questa “benedetta” Lega Pro.

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