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martedì, Aprile 23, 2024

Larino: i casi salgono a 4. Apprensione in Basso Molise per un anziano ricoverato a Chieti

AttualitàLarino: i casi salgono a 4. Apprensione in Basso Molise per un anziano ricoverato a Chieti

Le inchieste sulle Rsa della Lombardia e sui decessi degli anziani che potevano essere evitati, si stanno allargando anche alle altre regioni del Nord. Anche in Molise già da due settimane la Procura di Larino in primis e poi quella di Isernia si sono interessate ai focolai scoppiati all’interno delle Rsa regionali. A Larino il procuratore capo Isabella Ginefra si sta occupando del trasferimento al Vietri di sei anziani della casa di riposo di Cercemaggiore, cinque dei quali sono poi risultati positivi. Il nuovo tampone eseguito solo dopo il loro arrivo all’ospedale di Larino, le procedure e le ragioni del trasferimento, chi ha deciso e come ha deciso. A queste domande sta tentando di dare una risposta la Procura di Larino che ha aperto un fascicolo d’indagine conoscitiva per omissioni di atti d’ufficio. Questa l’ipotesi di reato su cui si stanno muovendo i carabinieri del Nas che stanno acquisendo documenti all’Asrem. Intanto a Larino i casi di contagio da Covid 19 salgono a quattro. I primi due sono marito e moglie che vivono in una contrada rurale di Larino, poi c’è stato il caso dell’operatrice sanitaria che lavora in Abruzzo, ma che risiede a Larino, dove ora si trova in isolamento insieme al fratello con cui convive. E infine oggi un nuovo caso: si tratta della dottoressa della Rsa che era entrata in contatto con gli anziani di Cercemaggiore trasferiti al Vietri. A fine turno era andata a visitarli nell’ala dell’ospedale in cui erano stati sistemati. Poi era rientrata a casa e si era messa in isolamento preventivo. Ora è arrivato il risultato del tampone: la dottoressa ha pochi sintomi e sta bene. A Larino anche un operatore del 118 è stato sottoposto a tampone. C’è invece apprensione per il caso di un anziano del Basso Molise ricoverato a Chieti da otto giorni per febbre e complicanze respiratorie e che è in attesa del risultato del tampone. L’ultraottantenne si sarebbe fatto portare all’ospedale di Chieti, dove già era seguito per un’altra patologia, da un’ambulanza privata che non ha seguito il protocollo Asrem dell’emergenza. Arrivato al Santissima Annunziata, con estremo stupore dei sanitari, l’anziano è stato ricoverato e sottoposto a tampone. I risultati però, incredibilmente, non sono ancora arrivati. E non solo per lui, ma anche per molti sanitari che continuano a lavorare in corsia e che sono in attesa anche loro da giorni dei risultati. I tamponi vengono processati a Pescara e non è chiaro se ci sia un problema di eccessivo numero di test o di mancanza di reagenti. I ritardi, però, rallentano anche le possibili misure da prendere per contenere la diffusione del contagi. In Basso Molise si attende con impazienza ora questo risultato, perché se l’anziano fosse positivo i comuni coinvolti insieme all’Asrem dovrebbero attivare le procedure di sicurezza, ricostruire la catena epidemiologica, compresi i contatti con il personale dell’ambulanza che ha trasferito il paziente dal Basso Molise a Chieti.

 

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