I primi venti tamponi effettuati sugli ospiti di “Casa mia per anziani” hanno dato esito negativo. Tra quelli processati tre riguardano proprio i pazienti che presentavano sintomi sospetti. La conferma è arrivata direttamente dal sindaco di Isernia, Giacomo d’Apollonio. Proprio lui, a scopo precauzionale, aveva consigliato di procedere con i tamponi a tappeto nella struttura. In tutto – ha detto – ne non stati effettuati un’ottantina. I risultati non dovrebbero tardare ad arrivare. Intanto nella struttura sono state adottate misure ancor più stringenti. Le visite dei familiari sono state quasi del tutto azzerate. E sono risultati negativi anche i tamponi effettuati sul personale dell’ospedale Veneziale di Isernia, dove ha destato molta preoccupazione il caso del 72enne di Roccamandolfi, ricoverato prima nel reparto di medicina e poi in ortopedia. Tra medici, infermieri e Oss sono stati effettuati una ventina di test e tutti hanno dato esito negativo. Negativi anche quelli effettuati su una decina di pazienti lo scorso week end. Il pensionato risultato positivo, quasi del tutto guarito da una polmonite e al momento asintomatico, è ancora ricoverato in isolamento in ortopedia. Il primario, Enzo Bianchi, ha chiesto il trasferimento dell’anziano. Ma la situazione è complessa. Sono al vaglio diverse soluzioni. A Venafro e Pozzilli, intanto, resta confermata la zona rossa, ma con modalità differenti, viste le novità introdotte a livello nazionale che vietano gli spostamenti da un comune all’altro sia in ingresso sia in uscita. La novità è che in pratica in città si può uscire solo con le mascherine. Mentre le forze dell’ordine continuano a garantire controlli assidui agli ingressi dei centri abitati.