Numero di abitanti, differenza tra valore del reddito pro capite di ciascun comune e valore medio nazionale ponderato per rispettiva popolazione. Sono i criteri di riparto dei 400 milioni stanziati dal governo con il Decreto “Cura Italia” per i Comuni per dare sostegno alimentare al famiglie che ne hanno bisogno. Al Molise sono andati quasi 2 milioni e mezzo di euro.
Un contributo, dunque, in relazione alla popolazione residente. I beneficiari sono individuati dall’Ufficio dei Servizi Sociali di riferimento, tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici per l’emergenza coronavirus e quelli in stato di bisogno. “Il tutto – ha detto la parlamentare del Movimento 5 stelle Rosa Alba Testamento – per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico”.
Oltre 303mila 500euro sono stati destinati al Comune di Campobasso, quasi 237mila euro a quello di Termoli e 148mila 300 euro circa a Isernia. A Venafro vanno circa 83.500 euro, a Bojano poco più di 68mila, a Larino 51mila, ad Agnone 34mila e via via a scendere con cifre che variano fino a 6159.
Solo al Comune di Campobasso centinaia le telefonate da parte di gente disperata che non sa come fare e chiede aiuto. L’assessore alle politiche Sociali Luca Praitano, sta gestendo la situazione.
“Per quanto riguarda i mutui prima casa – ha spiegato la parlamentare Testamento – è online il modulo per richiedere la sospensione delle rate come previsto dal dl 18/2020. Il nuovo decreto ministeriale sul Fondo Gasparrini è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Da ieri si può compilare l’apposita domanda e presentarla alla propria banca per chiedere l’accesso al Fondo di solidarietà per i mutui prima casa gestito dalla Consap. E’ possibile addebitare ad esso il 50 per cento degli interessi connessi al periodo della sospensione; non è più necessaria la presentazione del modello Isee; l’accesso al Fondo è stato esteso anche a lavoratori autonomi e liberi professionisti; non si terrà conto delle sospensioni già concesse su mutui per i quali, all’atto della presentazione dell’istanza, sia ripreso, per almeno tre mesi, il regolare ammortamento delle rate di mutuo.
Intanto la Giunta Regionale – ha fatto sapere l’assessore Roberto Di Baggio – ha deliberato la riprogrammazione e il riparto, per i comuni aventi diritto, delle risorse del Fondo nazionale per il sostegno ai costi di locazione, pari a circa 106 mila euro dell’annualità 2019 con l’aggiunta di 58mila euro di somme non utilizzate negli anni precedenti. In tutto 165mila euro disponibili nel Bilancio di previsione 2020/2022. Entro il 30 giugno i Comuni devono emanare appositi avvisi pubblici per intervenire in favore delle famiglie che non possono sostenere i costi di fitto della casa di residenza.