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giovedì, Aprile 25, 2024

Riapre il pronto soccorso di Isernia. Pastore: ecco cosa è accaduto con la paziente di Monteroduni

AperturaRiapre il pronto soccorso di Isernia. Pastore: ecco cosa è accaduto con la paziente di Monteroduni

Ha riaperto il pronto soccorso di Isernia. Durante la notte sono state effettuate le operazioni di sanificazione degli ambienti e già da questa mattina il servizio dell’emergenza è tornato a essere operativo. Intanto Lucio Pastore, responsabile del pronto soccorso del Veneziale, su Facebook ha scritto cosa è accaduto quando è arrivata la paziente di Monteroduni, attualmente ricoverata in gravi condizioni al Cardarelli di Campobasso: “Purtroppo il covid 19 è arrivato ad Isernia. Il paziente interessato è stato trasportato dal 118. Allettato da molti giorni, senza febbre, il collega ha ritenuto impossibile un collegamento con il covid 19. Per questo motivo non lo ha portato a malattie infettive di Campobasso ma ad Isernia. Fatta la Tac e la saturometria abbiamo avuto il dubbio dell’errore ed abbiamo chiesto il tampone. Adesso bisogna capire come una paziente allettato da molto tempo abbia contratto il virus, quali contatti ha avuto con ambienti esterni non riferiti né al collega del 118 né a noi. Ci dispiace di non essere riusciti ad intercettare questo paziente. Continueremo a lavorare ampliando anche ai pazienti del 118 le preacuzioni che prendiamo per gli altri pazienti”.
Stamattina ha fatto ulteriori precisazioni a chi chiedeva informazioni: “Il 118 valuta questi pazienti su base anamnestica e clinica. Nel dubbio li porta direttamente a CB. Se ritiene in base all’anamnesi ed al quadro clinico che non ci siano gli estremi li porta ad isernia per valutazione. Nello specifico non aveva febbre, ed in anamnesi non risultavano, da quanto riferito, contatti esterni. Essendo ina paziente allettata da molto tempo se nessuno era entrato in contatto con lei mancava un possibile contatto con covid. Per fare diagnosi di quale tipo di polmonite potesse avere era necessario procedere a TAC. Questa non si può fare in tenda ma deve entrare in ospedale. Fatta la Tac e valutato imsieme alla Tac l’emogasanalisi ci si è resi conto di possibile sospetto e si è proceduto con il tampone. Spero di essere stato chiaro. Da ora, appena terminata la sezione covid, indirizzeremo lì tutti i sospetti. Rimane il problema di fare la Tac se non è chiaro il quadro o di indirizzare cmq tutti su CB. Per quanto si vuole essere prudenti è difficile controllare tutti i passaggi della catena e può inserirsi una falla”.

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