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sabato, Aprile 27, 2024

Termoli: ospedale senza pazienti, può partire la sanificazione. Lanciata raccolta fondi. Ancora tensione in Fiat

AttualitàTermoli: ospedale senza pazienti, può partire la sanificazione. Lanciata raccolta fondi. Ancora tensione in Fiat

Nelle ultime ore sono stati dimessi gli ultimi pazienti ricoverati all’ospedale di Termoli e finalmente può partire la sanificazione del San Timoteo. La struttura è molto grande, ha 4 piani più un livello seminterrato. Ci vorranno alcuni giorni prima che la procedura venga completata e che l’ospedale possa riaprire. Dall’Asrem sperano nella giornata di lunedì al massimo. Il San Timoteo è chiuso al pubblico da giovedì 5 marzo dopo che alcuni medici erano risultati postivi al Covid 19 di rientro da una vacanza in Trentino, uno di loro, è ancora ricoverato in terapia intensiva al Cardarelli, in condizioni serie ma in leggero miglioramento. Intanto l’esperto di comunicazione Antonello Barone e l’editore di Primonumero Massimo Servillo per sostenere l’ospedale di Termoli in questo momento così delicato hanno organizzato una raccolta fondi sulla piattaforma digitale ‘gofoundme’ chiamata “ioAmoilSanTimoteo” per sostenere il reparto di terapia intensiva di Termoli che a breve riaprirà. Il video messaggio registrato da Antonello Barone è finito anche sul sito del Corriere della Sera. Questo il link https://www.gofundme.com/f/ioamoilsantimoteo

E intanto resta di forte tensione il clima alla Fiat di Termoli dopo le ultime restrizioni annunciate dal premier Conte ieri sera. Anche se l’azienda ha ridotto l’attività di alcuni reparti e avviato la sanificazione resta il problema dei pendolari che corrono rischi sui mezzi per andare al lavoro e dove è impossibile mantenere le distanze di sicurezza. Il post su Facebook del segretario territoriale della Uilm Francesco Guida è chiaro: “Conte non prende in considerazione i rischi altissimi che si stanno correndo in questo momento all’interno dei luoghi di lavoro, soprattutto nelle grandi aziende. Se per uscire a piedi abbiamo bisogno di un’autocertificazione allora bisogna avere il coraggio di sospendere tutto, anche a costo di sacrifici economici durissimi”.

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