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venerdì, Marzo 29, 2024

Stefano Buono: ”C’è chi parla a sproposito dell’ospedale di Venafro”

AttualitàStefano Buono: ''C'è chi parla a sproposito dell'ospedale di Venafro''

Stefano Buono, consigliere comunale Pd di Venafro interviene sull’emergenza Coronavirus e sull’ospedale di Venafro, affermando: ”Accolgo con favore le istanze di molti che in questi giorni rivendicano, in virtù della delicata situazione, una parziale riapertura anche del S.S. Rosario. Ma il tema della erogazione di un servizio sanitario di qualità nella nostra Regione, che possa assicurare di essere curati bene e di avere una rete di emergenza-urgenza efficace ed efficiente, deve essere affrontato a prescindere dall’emergenza in atto, altrimenti rischiamo di fare speculazione e di prendere in giro le persone. Mi riferisco, ovviamente, a taluni politici e non agli amministrati. Negli ultimi anni ho spesso ribadito  le motivazioni che devono portare ad investire sul pubblico anche in Molise, in particolare sulle strutture di confine. In special modo, chiedendo una deroga agli stringenti parametri del Balduzzi, sarebbe utile a tutto il territorio Molisano e non solo alla Città di Venafro, un investimento sul SS Rosario che possa riconfigurarlo come ospedale e non come residenza per anziani.   Su questi temi ho colto, in verità, una totale assenza della stragrande maggioranza dei rappresentanti politici locali. A marzo era in programma anche una manifestazione  che potesse aiutare una comunità a prendere consapevolezza dei propri diritti di cittadinanza e a rivendicarli con forza. Manifestazione rinviata per gli ovvi motivi che, purtroppo, conosciamo. Oggi siamo di fronte ad una catastrofe di dimensioni globali, siamo in piena emergenza nazionale. E in queste circostanze bisogna mettere da parte le polemiche, recuperare un sentimento di comunità, a prescindere dall’appartenenza politica, e tentare di dare un contributo per arrivare prima a risolvere un problema cosi grande che civede coinvolti come sistema e non solo come individui. Ciò non significa, ovviamente, che dobbiamo rinunciare a dire la propria congelando l’esercizio del proprio ruolo politico o censurando il pubblico dibattito. Quindi: taccia chi, politicamente, tenta di speculare su una vicenda cosi delicata e non ha fatto nulla quando poteva; alle persone che credono che sia possibile avere delle cure decenti anche in Molise e credono nell’importanza della riapertura del SS Rosario dico: mobilitiamoci assieme. Ma facciamolo, se vogliamo che abbia un senso e che possa avere un risvolto concreto, dopo l’emergenza. Oggi massima solidarietà al personale medico e paramedico e coesione attorno alle istituzioni, di qualsiasi livello e di qualsivoglia colore politico, che si trovano ad affrontare uno scenario mai vissuto prima dal dopoguerra”.

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