Quando è toccato il suo turno, ad Enrico Santoro è venuto un groppo alla gola, una commozione fortissima che lo ha pervaso quell’attimo prima di tornare a parlare dove, cinquanta anni fa, annunciò la nascita della Provincia di Isernia. Un applauso di incoraggiamento gli ha fatto subito riguadagnare il controllo della situazione e il suo intervento è iniziato, tra ricordi e sogni, speranze e anche delusione per quello che oggi è la Provincia di Isernia, l’Altomolise, un territorio che, nel 1970, riponeva nell’istituzione dell’autonomia le speranze di un riscatto economico e sociale che c’è stato solo fino al 2008, dodici anni fa, quando una pesante crisi partita da lontano ha stravolto ogni fiducia nel futuro. Oggi, nonostante la realtà sia quella che sia, era comunque un giorno di festa, il cinquantennale della Provincia, bisognava celebrarlo e, nell’occasione, Enrico Santoro ha anche presentato un libro scritto a quattro mani con Giovanni Petta che sarà distribuito nelle scuole della città. La cerimonia si è svolta a Palazzo San Francesco, organizzata in maniera impeccabile dall’amministrazione comunale che ha invitato anche il presidente della Provincia Alfredo Ricci che, nel 1970, non era neanche nato. Giacomo d’Apollonio, al contrario di Ricci, nel ’70 era un giovane studente e, come tutti, partecipò attivamente alle manifestazioni indette per ottenere la Provincia. Infine Enrico Santoro, sindaco nel 1970 e vera anima, scheletro e cuore pulsante di un movimento popolare che, con entusiasmo e compattezza, otenne l’ambito riconoscimento, fu una battaglia di popolo che, questa volta, fu vinta dal popolo.