Non si parla di intere regioni, ma di province o addirittura comuni che abbiamo al momento circoscritto. Il ministro per gli affari regionali e per le autonomie, Francesco Boccia, è intervenuto sull’emergenza Coronavirus, rimarcando che da parte delle Regioni c’è stato un lavoro straordinario, avvenuto peraltro sotto pressione e ha voluto specificare che nelle zone dove si sono registrati dei picchi dell’epidemia, definite ‘cluster’ il fenomeno è sotto controllo ed è costantemente monitorato. I sindaci e i presidenti di Regione, ha spiegato Boccia, stanno facendo un lavoro rigoroso, raccordandosi costantemente con il tavolo di coordinamento nazionale, istituito alla protezione civile. Il ministro per gli affari regionali ha poi annunciato che anche tutte le regioni ‘no cluster’, le zone cioè dove non si sono verificati picchi dell’infezione o addirittura non ci sono casi conclamati, hanno firmato l’ordinanza tipo messa a punto dal governo, in raccordo con la conferenza delle Regioni, l’Istituto superiore di sanità e la protezione civile, per coordinare le azioni nei territori che sono al di fuori dell’area di contagio. Anche il Molise ha seguito il protocollo con la nuova ordinanza emanata dal presidente Toma. L’auspicio – ha dichiarato il ministro Boccia – è che, a partire dal 2 marzo, anche le altre Regioni del nord senza aree cluster possano aderire all’ordinanza condivisa che garantisce sicurezza, contenimento del contagio e l’immediata ripartenza per ogni attività”. In via Parigi, sede della conferenza delle regioni, i presidenti delle regioni dove non si sono verificati casi di infezioni sperano di poter rendere meno rigorose le misure di contenimento. Intanto, nessuna novità per quanto riguarda le 55 persone tenute sotto osservazione e nessun nuovo allarme di ipotetici nuovi contagiati è stato segnalato dall’Asrem.