Sanità, maxi-sforbiciata alle spese di rimborso per le strutture private accreditate decisa dai due Commissari Giustini e Grossi. Il budget che sarà destinato ai privati sarà invalicabile, stop quindi all’extra budget e già a partire dal 2019. Si tratta di un taglio abbastanza consistente, sei milioni e mezzo, questa la ruduzione operata dai commissari. È stato deciso con un loro decreto, emesso lo scorso 5 febbraio, ma contro il quale l’Aiop, l’associazione degli operatori privati, è già pronta a fare ricorso. Sulla decisione interviene anche Massimo Romano che parla di stato confusionale dei due commissari: Giustini e Grossi riducono i fondi per i privati – scrive su Facebook Romano – Se non fosse che il taglio riguarda il 2019 ed è stato deciso con un Decreto pubblicato il 20 febbraio 2020, quando cioè le prestazioni erano state già integralmente erogate sulla base di una specifica autorizzazione a suo tempo rilasciata. Dopo 12 anni di commissariamento da parte dello Stato, in Molise funziona così: si programma il passato. E, per firmare questi capolavori, Commissario e subcommissario ci costano 25 mila euro al mese, chiude Romano.
Con la riduzione decisa da Giustini e Grossi, ai privati convenzionati andranno poco più di cento milioni di euro l’anno, soglia invalicabile. Al di fuori di questa cifra limite, dicono i Commissari, non potrà essere riconosciuto il rimborso di alcuna prestazione aggiuntiva, né in favore di pazienti regionali, né extra-regionali.
Nel dettaglio alla Cattolica verrà riconosciuto un budget massimo di 37 milioni, al Neuremed circa 42. Una ventina di milioni complessivi per tutti gli altri privati accreditati.
Insomma, tagli su tagli in una situazione complessiva disastrata con il Tavolo Tecnico nazionale che si accingerebbe a mandare in Molise una nuova ispezione di esperti di contabilità pubblica perchè si teme un nuovo e preoccupante sforamento del bilancio, tra debiti passati, debiti maturati e nuovi debiti per la derelitta sanità regionale del Molise..
Sullo stesso argomento dei privati convenzionati e dei debiti interviene con un’interrogazione il portavoce Cinque Stelle, Andrea Greco, che chiede di conoscere tempi di restituzione e cifre realmente riconosciute al Molise dalle altre regioni da cui provengono i pazienti che si ricoverano nelle stutture private molisane. Il pericolo – dice Greco – è che il Molise anticipi i rimborsi e si tratta di milioni, ma questi, o gran parte di questi, non vengano poi riconosciuti e rimborsati dalle regioni di provenienza dei ricoverati.
Infine passiamo alle mobilitazioni per due manifestazioni in difesa della sanità pubblica, la prima è la fiaccolata in difesa del Prono Soccorso del Veneziale, che attraverserà tutta la città di Isernia, giovedì prossimo 27 febraio, con partenza alle 18 dalla stazione. Promossa dal Comitato Beni Comuni.
La seconda, in programma il 3 marzo davanti al consiglio regionale porta la firma dei comitati di lotta e dei forum di tutta la regione. Insomma si annunciano giorni di lotta e protesta per la sanità pubblica molisana, come del resto accade oramai da diversi anni.