Spunta una nuova testimonianza per il caso di Victorine Bucci. Una donna, moglie di un pescatore di Termoli, sostiene di averla vista la mattina del 18 dicembre al porto, nei pressi del molo sud, alle 11. E’ sicura di quella data e di quell’orario, perché quel giorno ha scattato una foto. E l’immagine riporta impresso proprio 18 dicembre ore 11. Stava per fotografare il marito impegnato a riparare alcune reti, quando nell’inquadratura è comparsa una donna di colore, alta, ben vestita. La signora ha aspettato che quella donna uscisse dall’obiettivo e ha scattato la foto. Ora se fosse proprio Vicky saranno gli inquirenti a stabilirlo. Sarebbe stata vista due ore dopo il ritrovamento del suo cellulare al molo sud e un’ora dopo essere stata in ospedale. Perchè questa testimonianza coincide, con la data, a quella dei due dipendenti del San Timoteo che hanno raccontato che Vicky alle 10 era stata in ospedale per chiedere la traduzione di un referto in inglese. Alla luce di questa nuova testimonianza, i pezzi da mettere insieme diventano sempre più difficili da incastrare. Perchè poi Vicky avrebbe dovuto abbandonare il suo cellulare, andare in ospedale e poi tornare nella zona del porto? Se fosse così anche la ricostruzione della sua ultima notte potrebbe cambiare. Insomma tutti gli interrogativi restano ancora aperti. Il professor Francesco Introna, che si è occupato dell’autopsia, non ha ancora autorizzato il rilascio della salma ai familiari. Nei giorni scorsi ha avuto una riunione in Procura con gli inquirenti e anche lui è stato nuovamente sul molo, forse per dare una risposta ai primi elementi che sono potuti emergere dall’esame sul corpo di Vicky. Sul molo sono stati ancora anche i carabinieri che hanno fotografato uno spigolo di scoglio, che ha due pietre macchiate di vernice rossa. Sono segni lasciati dalla Panda di Vicky? Tutte le ipotesi restano aperte.
Caso Vicky, spunta una nuova testimonianza: “L’ho vista il 18 dicembre al porto”
