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giovedì, Maggio 2, 2024

Truffe anziani, donna di 93 anni non abbocca al raggiro del pacco e fa allontanare i malviventi.

AttualitàTruffe anziani, donna di 93 anni non abbocca al raggiro del pacco e fa allontanare i malviventi.

Anziani, in genere soli, presi di mira da balordi pronti a ingannarli per rubare soldi o preziosi, per entrare in casa, violare l’intimità domestica.

Le modalità usate dai malviventi sono diverse. Si fingono impiegati comunali o tecnici di Inps, Enel, o addirittura esponenti di forze dell’ordine o avvocati. Entrano in casa con la scusa di controlli di pensioni o contatori di acqua, luce o gas, misurazioni o per richieste di aiuti economici da parte di figli o nipoti in difficoltà.

Le forze dell’ordine controllano, monitorano e spesso riescono ad acciuffare i truffatori e invitano, comunque, a denunciare se si hanno sospetti e a non fidarsi mai di chi chiama a telefono o bussa alla porta con richieste particolari, poiché nessuno degli enti succitati si presenta in casa per controlli. Ci sono avvisi verificabili per questo.

Altro espediente di raggiro, ancora più subdolo, è quello del pacco. Alcuni nostri telespettatori ci segnalano diversi episodi e ci chiedono di parlarne per mettere in guardia la gente. Nell’ultimo caso di cui siamo venuti a conoscenza, è stata la prontezza di spirito e l’acume di una 93enne a impedire che la truffa andasse a buon fine. E’ accaduto in provincia di Campobasso, in un paese. La tecnica identica a quella usata in altre occasioni. In pieno giorno la telefonata a casa dell’anziana: “Ciao, nonna, sono io. Fra poco arriva un pacco da te, prodotti farmaceutici, prendilo tu. Devi dare 500 euro per ritirarlo”. La donna è frastornata, ha tanti nipoti, potrebbe essere uno di loro. Ma ha sospetti, chiede chi sia, dice che non ha quella cifra a disposizione. La telefonata viene interrotta. Dopo poco il suono del citofono. “Chi è?” fa lei. Dall’altra parte: “Abbiamo portato il pacco”. Si affaccia sul terrazzo e vede, oltre il cancello, sulla strada, due uomini con un pacco, appunto, e chiede cosa vogliano. Confermano quanto annunciato nella telefonata. Lei ribadisce di non sapere nulla, di non avere quei soldi. Ma loro insistono, si accontenterebbero anche di 300 euro. Nella testa dell’ultranovantenne il sospetto si fa ancora più insistente e allora dice di voler chiamare i figli e non apre. Si gira, fa per rientrare e i due se la danno a gambe.

In altri casi qualcuno ha abboccato o ha fatto entrare i malviventi in casa, perdendo così denaro e tranquillità.

Anche in questo caso denunciare è la via migliore e soprattutto non aprire mai ad alcuno che non si conosce e verificare, sempre, qualsiasi telefonata arrivi.

di red 7

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