di ENZO LUONGO
Tutto pronto per il ritorno degli italiani, in tutto poco più di 50 persone, che si trovano a Wuhan, la città cinese epicentro dell’epidemia da coronavirus. La Farnesina ha messo a punto un apposito piano: i connazionali saranno portati via nelle prossime ore con uno volo aereo speciale e poi dovranno restare in quarantena, probabilmente limitata a due settimane, in una struttura protetta. Tra gli italiani a Wuhan c’è però anche chi, come la molisana Lucia Tartaglia di Frosolone, ha detto no decidendo di restare in cina. “Per quanto mi riguarda – spiega – ho deciso di non tornare in Italia perché il mio ragazzo è qui e quindi ho preferito restare insieme a lui in questo momento. Quando le cose si saranno calmate tornerò in Italia”.
Lucia riferisce anche di diversi altri italiani che hanno preso la sua stessa decisione: “Non sono l’unica che ha scelto di rimanere. Anche altri italiani hanno deciso di restare, chi per motivi di lavoro, chi per la famiglia, visto che sono molti gli italiani sposati con cinesi e che hanno figli. Ai cinesi non è permesso ora di lasciare il Paese, il governo cinese non ha autorizzato”
