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venerdì, Aprile 19, 2024

Trasporto pubblico locale, i sindacati tornano all’attacco: i problemi vanno affrontati con urgenza

AperturaTrasporto pubblico locale, i sindacati tornano all'attacco: i problemi vanno affrontati con urgenza
di ANNA MARIA DI MATTEO

Non c’è pace per l’assessore regionale Vincenzo Niro, alle prese con la vertenza del trasporto pubblico locale, finito nel mirino dei sindacati di categoria. Stavolta sul tavolo dell’assessore è arrivata la lettera aperta delle organizzazioni sindacali di categoria che, prendendo spunto dal mancato pagamento delle tredicesima mensilità da parte della Sati, la società che gestisce il servizio di trasporto extraurbano, sollecitano un suo intervento per affrontare la situazione complessiva del trasporto pubblico locale. Una situazione particolarmente critica, sotto molti punti di vista che per altro è stata portata a conoscenza anche del prefetto di Campobasso Maria Guia Federico. Quest’ultima, dopo un primo incontro interlocutorio con i sindacati, avvenuto a dicembre, dovrebbe convocare una nuova riunione nei prossimi giorni per fare il punto.

Intanto le parti sociali, in riferimento alla vertenza Sati, hanno ricordato come l’azienda abbia addossato alla Regione tutta la responsabilità del mancato pagamento della tredicesima. “Ci saremmo aspettati, da parte dell’assessore una tempestiva risposta alle accuse mosse dalla Sati – hanno scritto i sindacati – considerato quanto costi il servizio alla collettività. Ci saremmo sentiti garantiti e soddisfatti anche se avesse sanzionato la Sati per il mancato rispetto della normativa del cosiddetto Cds, secondo il quale l’autista impegnato per oltre undici ore di guida giornaliere non garantisce sicurezza a sé e ai passeggeri. Ma anche di questo non ci risulta traccia”, hanno sottolineato le parti sociali secondo le quali persiste un sistema imprenditoriale assolutamente inadeguato per il settore. Ed auspicano che, in occasione della riforma del settore, il nuovo bando di gara venga vinto da nuove imprese. “Solo l’intervento di aziende di rilievo e di riconosciuta capacità consentirà di assicurare un servizio efficiente e di qualità per i cittadini, oltre al rispetto dei contratti, delle regole e delle condizioni di lavoro”, hanno concluso i sindacati. Che dunque restano in attesa non solo di risposte, ma soprattutto di atti concreti da parte della Regione, affinché metta mano e porti avanti quella riforma da sempre sollecitata e mai attuata. Questa potrebbe essere l’occasione giusta.

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