13 C
Campobasso
sabato, Aprile 20, 2024

Inquinamento dell’aria a Venafro, cittadini preoccupati: sforamenti record durante le feste

AttualitàInquinamento dell'aria a Venafro, cittadini preoccupati: sforamenti record durante le feste

Più passa il tempo, più la situazione peggiora. Il livello del particolato fine nel centro abitato di Venafro continua a preoccupare i cittadini. Gli ultimi dati registrati dalla centralina dell’Arpa parlano chiaro: il 31 dicembre scorso si è arrivati a superare la soglia dei 50 milligrammi, ossia il doppio del massimo consentito per legge, 25 microgrammi per metro cubo. La situazione non è di certo migliorata nei primi giorni dell’anno nuovo. Anzi, è decisamente peggiorata, visto che sabato 4 gennaio si è raggiunto un picco di gran lunga superiore ai 100 microgrammi, cioè 4 volte superiore al limite massimo. Nemmeno con le polveri sottili le cose vanno meglio. Già nel 2019 sono stati ben 39 gli sforamenti, mentre nei primi sei giorni dell’anno si è partiti con 4 sforamenti su 6, con un picco massimo di oltre il doppio – rispetto al massimo consentito per legge – registrato ancora nella giornata di sabato 4 gennaio. Subito dopo le feste i valori sono tornati sotto i livelli di guardia, ma la preoccupazione resta. Il traffico può giustificare solo in parte certi valori. É vero che ci si sposta di più durante il periodo natalizio, ma è altrettanto vero che di tir e camion ne circolano davvero pochi. Senza dimenticare che da qualche anno i mezzi provenienti dalla Campania passano quasi tutti per la variante esterna all’abitato di Venafro. Un aiuto potrebbe darlo la tanto chiacchierata bretella di Ceppagna, riducendo così anche l’impatto del traffico proveniente dal Lazio. L’accantonamento del progetto ha tuttavia complicato le cose. Ma in ogni caso restano da individuare le altre cause dell’inquinamento dell’aria. Non è possibile – hanno più volte sottolineato le mamme per salute e i cittadini – che siano solo il traffico e il riscaldamento domestico a incidere su questi valori. L’auspicabile avvio dello studio epidemiologico da parte del Cnr da questo punto di vista potrebbe dare una grossa mano.

Ultime Notizie