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sabato, Aprile 20, 2024

Giunta Regionale: ore difficili per Donato Toma, chiamato a scelte importanti

AperturaGiunta Regionale: ore difficili per Donato Toma, chiamato a scelte importanti

Giornate frenetiche per Donato Toma alle prese con il rebus quasi irrisolvibile di avere contemporaneamente una maggioranza stabile e una giunta che accontenti tutti gli alleati.

Un compito difficilissimo e visto dall’esterno il Governatore appare strattonato e tirato per la giacchetta, come avrebbe detto Di Pietro, da una parte e dall’altra.

L’ultima novità è stata quella del duro scambio di opinioni, chiamiamole così, tra Toma e e il commissario della Lega, Yari Colla. Quest’ultimo ha intimato a Donato Toma di non togliere Mazzuto dalla Giunta, pena la rottura dell’alleanza con il partito di Salvini che, giriamola come volete, è comunque il primo partito in Italia. Il governatore ha ribattuto all’esponente della Lega che, qualora Mazzuto uscisse, e non è stato affatto deciso, il Carroccio sarebbe garantito come presenza in giunta dallo stesso Toma.

Insomma, un sentiero abbastanza stretto, che potrebbe risolversi solo con la nomina di Mazzuto al vertice di una partecipata regionale di primo livello, come Molise Acque, giusto per fare un esempio, oppure Finmolise. Ma si può fare e soprattutto Toma lo vuole fare?

Qualora Mazzuto uscisse per altri e importanti vertici, ed è solo un’ipotesi, al suo posto in giunta entrerebbe o la Romagnuolo o la Calenda, con Ciccarella, appartenente alla Lega,  che subentrerebbe in Consiglio dando un voto in più ad una maggioranza abbastanza traballante. Fin qui la prima variabile, ma c’è anche l’ipotesi Fratelli d’Italia, ovvero l’ingresso di Quintino Pallante in giunta al posto di Mazzuto, con l’entrata in consiglio di Filoteo Di Sandro che aiuterebbe con il suo voto la maggioranza. Infine l’ipotesi Forza Italia, con la fuoriuscita di un assessore Azzurro e l’ingresso sempre di Pallante come Fratelli d’Italia, ma qui i numeri resterebbero a rischio perché uscirebbe Nico Romagnuolo, nessun voto in più per la maggioranza. Quindi un’ipotesi residuale. Alla fine dei giochi l’unica soluzione per rafforzare la maggioranza è solo quella di un interno, già eletto, al posto di Mazzuto, con quest’ultimo nominato al vertice di un ente e con un nuovo ingresso in consiglio che dia un voto in più alla maggioranza. Ultimissima cosa, irrealizzabile la nomina di un sesto assessore, siamo fuori dallo Statuto. Come irrealizzabile l’ingresso di Iorio al posto di Mazzuto, l’ex presidente non parla, ma rifiuterebbe, ricordiamo quanto da lui detto: l’unica soluzione è l’azzeramento della giunta e la nascita di un esecutivo politico di Centrodestra, che rappresenti proporzionalmente tutti gli alleati. edg

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