di ANNA MARIA DI MATTEO
Sembra un segno del destino, ma quest’anno i primi nati del 2020 sono venuti alla luce nei due ospedali di cui sono a rischio diversi reparti. Due minuti dopo la mezzanotte è venuto al mondo al Veneziale di Isernia il piccolo Leonardo, figlio di Daniela Mignogna di Campobasso e Gianluca Tuono di Monteroduni. Qualche ora dopo, esattamente alle 3,15, è nata Divine, di origini nigeriane, nata al San Timoteo di Termoli. 3 chili e 25 grammi, per 51 centimetri di lunghezza, la piccola gode di ottima salute. Nascite che rappresentano un segnale di speranza per i due ospedali. Quello di Termoli, infatti, rischia di perdere il punto nascita. Un provvedimento contro il quale si stanno battendo cittadini e comitati e per il quale il presidente della Regione Toma si è detto pronto a dare battaglia. Stesso discorso per il Veneziale di Isernia che rischia di perdere reparto importanti. Una battaglia in difesa della sanità pubblica, che rischia di essere smantellata che va avanti, e che ripartirà con maggiore vigore proprio nel corso dell’anno che si è appena aperto. E la Regione, ha assicurato il governatore Toma, farà la sua parte. Il nuovo anno si è aperto in maniera festosa, senza eccessi e senza incidenti. Nessun ferito per i petardi, nessun intervento da parte dei vigili del fuoco. Tanta la voglia di divertimento. Complice anche le condizioni meteo favorevoli, Campobasso ha fatto il pieno di presenze, in piazza municipio dove si è tenuto il concerto di Antonio Sorgentone, il pianista acrobata che con la sua band ha eseguito brani che si ispirano ai maestri del Jazz, del boogie woogie e dello swing, strappando applausi e tanta voglia di ballare.Dopo il tradizionale brindisi in piazza, i festeggiamenti sono andati avanti fino a tardi. Ma c’è anche chi ha scelto i tradizionali cenoni nei ristoranti oppure di tirare tardi, fino all’alba in discoteca, dove si è registrato il tutto esaurito. Un rito, una festa collettiva per dire addio al 2019 ed archiviare un anno che è stato difficile per i molisani. Una festa per salutare il 2020 con la speranza che sia migliore di quello che ci siamo appena lasciati alle spalle.