Bella, solare, sempre sorridente. Una giovane donna nel pieno della sua vitalità. Il ricordo di Nicoletta Valente, Nicky o Nicolè per gli amici e i parenti, è affidato ad un messaggio letto nella chiesa gremita di San Giuliano del Sannio, il paese dove è nata. Tanta la gente arrivata per dare l’ultimo saluto alla giovane, morta troppo presto, 35 anni appena, per una tragica fatalità: un’auto l’ha travolta nella notte tra Natale e santo Stefano, mentre attraversava la strada principale di Vinchiaturo, il comune dove era andata a vivere. In chiesa non c’è posto per tutti e in molti quindi seguono la messa dal piazzale, nonostante il vento gelido e il nevischio. La voce che legge il messaggio sull’altare, alla fine della cerimonia funebre, si strozza e si interrompe più volte: la commozione che pervade tutti i presenti è tanta: “Ricorderemo la tua grinta Nicky, il tuo entusiasmo. Eri generosa, forte, allegra, altruista e mancherai, mancherai a tutti, agli amici di tutta la vita e a quelli più recenti. Eri un uragano di vita e così resterai, continuando a vivere nel cuore di quanti ti hanno conosciuto e amato”. E fuori dalla chiesa ci sono anche i Zavorra Bikers, con cui Nicky spesso andava ai motoraduni, lei che amava il rock e la Juve, così la ricorda un amico con la felpa rossa del gruppo a due ruote. Un evento tragico e inspiegabile che ha lasciato attonita la piccola comunità di san Giuliano e anche quella di Vinchiaturo, Nicoletta, Nicky, Nicolè non c’è più e non ci sono spiegazioni razionali che possano consolare e lo sa pure il sacerdote che lo spiega sull’altare, nell’omelia, ai genitori e ai familiari distrutti dal dolore. Eventi che mettono alla prova la fede che sola può dare consolazione, come dice il sacerdote. (MartMa)
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