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venerdì, Marzo 29, 2024

Agnone. ‘Ndocciata con il pensiero rivolto al Caracciolo: “L’ospedale non si tocca”

AgnoneAgnone. 'Ndocciata con il pensiero rivolto al Caracciolo: "L'ospedale non si tocca"

Manuel Di Filippo è entrato di diritto nella storia della ‘Ndocciata. È stata la prima persona con disabilità a portare una ‘ndoccia lungo il corso principale di Agnone. È stato lui a guidare il lungo corteo composto dalle tantissime fiaccole ardenti che come sempre hanno illuminato e riscaldato i cuori delle migliaia di persone presenti ad assistere a un rito semplicemente unico. La ‘Ndocciata più inclusiva di sempre è stata caratterizzata anche da grandi numeri. E non solo per le tantissime presenze registrate. Sono state infatti all’incirca 1300 le torce accese. La più grande – composta da 26 ‘ndocce, per un peso complessivo di oltre due quintali – è stata portata in spalla da Alessio Marcovecchio. Dopo i rintocchi delle campane della chiesa di Sant’Antonio, oltre 800 persone, provenienti dalle 5 contrade agnonesi, si sono messe in marcia. Figuranti e portatori hanno sfilato con l’orgoglio che li contraddistingue, mostrando un grande attaccamento alle tradizioni di una comunità che nonostante tutto vuole andare avanti. E che anche in occasioni come questa rivendica il diritto ad avere strade decenti e un ospedale che funzioni. Una vera e propria forma di resistenza, messa in campo con l’eleganza di sempre. “Senza viabilità, scuole e sanità le aree interne e la loro economia muoiono”, è stato scritto su vari manifesti affissi lungo il corso. E poi quello striscione che “resiste” da anni: “L’ospedale di Agnone non si tocca”.

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