Quello che stanno facendo a Senologia e al Veneziale ha un solo obiettivo: smantellare Isernia e la sua provincia. Partendo da queste considerazioni, Emilio Izzo ha chiamato tutti a raccolta davanti all’ospedale del capoluogo. Ai medici del reparto – ha detto portavoce del comitato in Seno al problema – hanno intimato di occuparsi d’altro. Domani due pazienti affette da malattie gravi non potranno essere operate perché ai medici Scarabeo e Rispoli non viene concessa la sala operatoria e il reparto per la necessaria e indispensabile degenza successiva. Al suo appello hanno risposto diversi cittadini, mossi dalla rabbia e dalla preoccupazione per il loro futuro, ma al tempo stesso determinati nel rivendicare i loro diritti. “Anche la pazienza, la correttezza, il rispetto – scrive Izzo in una nota – hanno un limite e noi del Comitato unitamente alla città, ne abbiamo le scatole piene! Avete rotto con questi provvedimenti che hanno solo una logica di campanile! Quello che state facendo all’ospedale “Veneziale” di Isernia e, nel caso di specie al reparto di Senologia, hanno un solo obiettivo, smantellare Isernia e la sua provincia! I direttori telecomandati Forciniti e Lucchetti, hanno intimato ai medici del reparto di occuparsi d’altro, magari di peli incarniti, ma non devono più operare i pazienti del reparto di senologia, perché devono essere dirottati su Campobasso! E così, due pazienti affette da patologie gravi e prenotate per domani, non potranno sottoporsi all’operazione perché ai medici Scarabeo e Rispoli non concedono la sala operatoria e il reparto per la necessaria ed indispensabile degenza successiva! Persone irresponsabili e senza umanità! Lo avete visto voi Toma farsi fotografare e riprendere insieme al sindaco di Isernia un mesetto fa, quando raggiante e falsamente convinto, diceva ai microfoni che l’ospedale non si toccava e che anzi sarebbe stato migliorato! Ne ho le scatole piene di questi proclami elettorali, di queste bugie cattive, di questi raggiri! Toma in questa storia c’entra eccome, qui non si parla di numeri piccoli che costringerebbero alla chiusura, qui i numeri sono grandi, purtroppo grandissimi, ad Isernia si eseguono l’80% degli interventi dell’intero Molise, per quanto i numeri non sarebbero stati un problema comunque. Allora?! Semplice, illogico e maldestro, resta solo ed unicamente una scelta politica, Toma vuole accentrare tutto nel suo feudo Campobassano ed anche se non abbiamo niente contro la sanità del capoluogo, anzi, non accettiamo e non permetteremo questo ennesimo attacco alle nostre eccellenze. Siamo arrabbiati quel tanto che basta per sostituirci alla più bassa politica e lo faremo senza mezzi termini”. Durante il sit in l’avvocato Oreste Scurti ha confermato di aver inviato una lettera di diffida alla Asrem, affinché Rispoli e Scarabeo restino al loro posto.