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mercoledì, Aprile 24, 2024

Molise Acque, immersa nei debiti, revoca le concessioni per la produzione di energia idroelettrica con affari milionari per i privati. Esulta il M5S

AperturaMolise Acque, immersa nei debiti, revoca le concessioni per la produzione di energia idroelettrica con affari milionari per i privati. Esulta il M5S

A distanza di un paio di mesi dalla nomina del CdA e del nuovo presidente Giuseppe Santone all’azienda speciale Molise Acque qualcosa si muove ma la situazione debitoria dell’azienda, oltre trentacinque milioni di euro, tende a peggiorare.
La novità positiva riguarda la comunicazione fatta nell’ultima riunione del consiglio regionale dal Presidente Donato Toma  di non rinnovare le concessioni trentennali in scadenza ai privati per la gestione delle centraline idroelettriche situate a valle della diga del Liscione.
“Il presidente di Molise Acque Giuseppe Santone –  ha riferito il governatore all’aula – mi ha suggerito di revocare le concessioni per la produzione di energia elettrica e farle gestire direttamente all’azienda speciale”.
Toma ha poi ammesso che
“e’ stato un errore bocciare la mozione presentata dai consiglieri regionali del M5s nel mese di giugno dello scorso anno con la quale chiedevano, tra l’altro, di valutare l’opportunità se rinnovare o meno la concessione trentennale a privati per le tre centraline idroelettriche a valle della diga del Liscione”.
Dunque un pentimento postumo del governatore che, pero’, va nella giusta direzione.
“L’annuncio di Toma circa l’impegno della Regione a trasferire la gestione dai privati a Molise Acque è per noi un grande successo – hanno commentato i consiglieri regionali pentastellati Vittorio Nola e Fabio De Chirico. Si spera che questo sia solo l’inizio di una gestione oculata dell’azienda speciale Molise Acque  che necessita da tempo di una riorganizzazione globale partendo dell’inserimento di figure tecniche apicali e dalla riduzione dei consueti sprechi – hanno aggiunto. Far restare in capo a Molise Acque le concessioni idroelettriche è la strada giusta da intraprendere e deve essere vista anche in relazione alle esigenze e agli interessi dei consorzi di bonifica” – hanno concluso Nola e De  Chirico.
In effetti “l’affare” sulle centrali idroelettriche ammonta a svariati milioni di euro che i privati incassano a danno della disastrata e indebitata azienda speciale Molise Acque. Sarebbe ora di mantenere le promesse fatte dal presidente Donato Toma in campagna elettorale e di puntare davvero sulla risorsa idrica per rilanciare lo sviluppo del Molise.

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